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WRC: Sébastien Ogier a caccia del poker stagionale in Argentina

Il Mondiale Rally riparte dal Sud America con il francese leader indiscusso della classifica. Alle sue spalle lotta aperta con Hyundai in costante crescita. Assente Robert Kubica.
A cura di Fabrizio Carrubba
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La classifica del Campionato Rally WRC lascia ben pochi elementi di interpretazione. Il leader assoluto della specialità si riconferma ancora una volta Sébastien Ogier, erede naturale di un altro fenomeno transalpino che risponde al nome di Loeb. La legge dei francesi sta monopolizzando il panorama rallystico e, nella trasferta in terra argentina, Ogier potrebbe portare la Francia spodestare il record di vittorie stabilito dalla scuola finlandese che, nella storia del Mondiale, ha collezionato ben 172 successi di speciale. Ma non solo: Sébastien Ogier ha la possibilità di dare l’assalto ad altri record, che lo porterebbero di diritto nell’Olimpo del Rally. Il pilota alla guida della Volkswagen Polo R è infatti a caccia del poker stagionale, dopo aver dominato e vinto le prime tre prove stagionali. Un bottino di punti quasi pieno, al quale mancano solamente i 3 punti bonus assegnati con la Power Stage del Monte-Carlo, “rubati” da Kris Meeke.

Rally d’Argentina, trappola di fango

Quello in programma dal 23 al 26 aprile, con base a Villar Carlos Paz, si preannuncia un rally durissimo, sia per il livello tecnico delle prove speciali, che per le avverse condizioni meteo che si sono abbattute recentemente sulla zona, e che hanno seriamente compromesso il fondo dei tratti cronometrati. Le terribili inondazioni del mese di febbraio avevano duramente colpito la regione, e nuove piogge hanno ulteriormente aggravato la situazione, tanto che gli organizzatori, nel corso dei test di sabato scorso, si sono trovati costretti a stabilire dei tagli del percorso, accorciando il chilometraggio delle zone cronometrate di circa 30 km. Saranno pertanto 315,96 i chilometri da disputare nelle 12 prove speciali in programma, per un totale complessivo , compresi i trasferimenti, di 1641 chilometri, quasi tutti caratterizzati dal fango, che sarà un protagonista in negativo dell’intero week-end di gara. La tappa più lunga è prevista venerdì, con i 52 Km della Agua de Oro – Ascochinga da percorrere in due passaggi.

Volkswagen, auto da battere

Con un pilota come Ogier, la vittoria è seriamente ipotecata. Lo squadrone tedesco però può contare su altri due piloti validissimi. Jari-Matti Latvala è in cerca di risposte e di rivalsa dopo un avvio di stagione non certo facile. Il finlandese, proprio in Argentina lo scorso anno sconfisse il compagno di squadra Ogier e farà di tutto per replicare la gara passata. Latvala è reduce da un periodo negativo, che dopo il secondo posto nel round di apertura a Monte-Carlo, lo ha visto uscire con due pesanti zero da Svezia e Messico. Andreas Mikkelsen, terza guida Polo, sta crescendo ed aumentando in esperienza, tanto che ora occupa saldamente la seconda posizione in classifica. Il norvegese ha dimostrato grinta e deve solo imparare a reggere meglio la pressione nelle fasi conclusive del rally. Per lui premio alla regolarità dei piazzamenti, con tre terzi posti nelle prime tre gare.

Hyundai in crescita, a portata di podio

L’apprendistato della “giovane” Hyundai i20 è durato veramente poco. Ora la macchina risulta decisamente competitiva e nelle mani di Thierry Neuville ha dimostrato di poter tenere il passo di auto ben più collaudate e di aver soprattutto risolto i problemi di affidabilità. Nonostante una prestazione poco brillante di Neuville in Messico, Hyundai si è ben difesa con il piazzamento di Sordo. Ora Thierry Neuville si ritrova al terzo posto nel Mondiale e, seppure deve guardarsi dall’attacco di Mads Ostberg e della sua Citroen DS3, può puntare tranquillamente al podio.

Assente Robert Kubica

Arrivati alla quarta tappa il Mondiale perde, temporaneamente, uno dei sui protagonisti. Robert Kubica ha infatti annunciato che salterà questo appuntamento per dedicarsi ad una ristrutturazione della sua squadra, per puntare a risultati migliori. Una decisione forse maturata dopo un avvio non proprio all’altezza delle capacità del pilota polacco, che nelle tre gare non ha collezionato nemmeno un punto iridato. Il ritorno di Robert Kubica e della sua Ford Fiesta RS WRC è comunque previsto per il prossimo Rally del Portogallo in programma dal 21 al 24 maggio.

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