WRC: si corre in Portogallo con Sébastien Ogier a digiuno di vittorie
Il Mondiale Rally ritorna in Europa dopo quasi un mese di stop e dopo le due trasferte oltre oceaniche che hanno visto i protagonisti del WRC prima in azione in Messico e poi in Argentina. Ora è tempo di Rally di Portogallo, per una nuova prova su fondo sterrato, che anticipa il prossimo grande appuntamento in terra italiana, con il Rally di Sardegna. Una nuova serie di speciali da correre nella polvere ed una nuova scommessa per Sébastien Ogier, che ormai manca dal gradino più alto del podio dalla seconda prova stagionale in Svezia.
Ogier fa ancora paura?
Partiamo con il dire che il Rally del Portogallo è una prova particolarmente cara al francese. Sugli sterrati lusitani Ogier ha vinto ininterrottamente dal 2010 al 2014, per poi essere fermato solo dal compagno di squadra Jari-Matti Latvala nella scorsa edizione. Ma c’è da dire che proprio nella stagione in corso il talento di Gap è apparso meno efficace sui fondi polverosi. Prima battuta d’arresto ancora per mano di Latvala in Messico e poi nuova sconfitta in Argentina a causa di un sempre in crescita Hayden Paddon, che è riuscito a portare la Hyundai i20 a competere quasi ad armi pari con l’infallibile Volkswagen Polo. La casa tedesca punta molto sul Rally del Portogallo: lo scorso anno portò a casa tutto il possibile, con Latvala, Ogier e Mikkelsen sul podio ed inoltre per il suo pilota di punta c’è la possibilità di eguagliare le cinque vittorie nel rally di Markku Alén. A questo va aggiunto il duello che vede protagonista Andreas Mikkelsen, in lotta proprio contro il rivale Paddon per il secondo posto provvisorio nella classifica iridata.
Hyundai c’è, Citroen torna
Con un Paddon così determinato si prospetta una lotta serrata per la vittoria finale. Il neozelandese è ormai assunto al ruolo di prima guida e sarà lui, insieme a Dani Sordo a far parte della squadra principale sponsorizzata da Shell, mentre Thierry Neuville, sempre più in allontanamento dalla squadra coreana, difenderà con Abbring il Team Mobis. La i20 è cresciuta ed ormai è pronta ad affrontare il resto della stagione con l’imperativo di infastidire e portare via punti a Volkswagen ed ai suoi piloti, con una vettura che andrà in pensione a fine stagione. Già, perché dal prossimo anno, con il nuovo regolamento tecnico, tutte le case ripartiranno da zero, con molte squadre che stanno già testando a fondo i muovi modelli. È il caso di Citroen, che torna a correre in Portogallo dopo aver saltato le due trasferte centro e sud americane per dedicarsi esclusivamente ai test della nuova C3 che debutterà nel prossimo mondiale. Kris Meeke è pronto a sedersi nuovamente al volante della “vecchia” DS3 e questo Rally potrebbe portare un buon risultato, ininfluente per la corsa al titolo, in ricordo della bella prova disputata dal britannico lo scorso anno. Chi invece sarà assente è Lorenzo Bertelli, a causa di un infortunio alla caviglia sinistra avvenuto durante una partita di calcio.
Si corrono 19 speciali, per un totale di 368 chilometri cronometrati
Il Rally ha sede a Matosinhos, a nord di Porto, e prenderà il via nella serata di giovedì con la Super Stage serale sul Rallycross Lousada. Saranno in totale 19 le speciali da percorrere sui 1688 chilometri. Di questi sono 368 i chilometri nei quali i piloti dovranno fare i conti contro il tempo. Non ci sono sostanziali novità rispetto all’edizione 2015. La speciale più lunga è l’Amarante, 37,67 chilometri da ripetere in due passaggi in SS12 e SS15. Sono previste due Street Stage nella città di Porto a chiusura della giornata di venerdì, mentre il Rally si chiuderà con la Power Stage di Fafe con partenza poco dopo le 12:00 di domenica.