Yamaha, i motori di Rossi e Lorenzo in Giappone. Jarvis: “Il feedback prima di Barcellona”
A indagare su quanto accaduto ai motori di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo al Mugello sarà il reparto di Ricerca e Sviluppo della Yamaha in Giappone. I due propulsori saranno sottoposti a un’analisi dettagliata da parte degli ingegneri Yamaha che avranno il compito di identificare cosa ha provocato la rottura del motore del maiorchino nel warm up e di quello del campione di Tavullia in gara, mandando in fumo gli sforzi del pesarese al nono giro del Gp d’Italia. A parlare dell’iter cui saranno sottoposte le due unità è il managing director del team Movistar Yamaha, Lin Jarvis, che ha ammesso come il doppio cedimento sia stato uno shock enorme per la squadra che smuoverà cielo e terra per avere una soluzione prima del prossimo round in calendario, il Gp di Catalunya al Montmelò di Barcellona, in programma nel fine settimana dal 3 al 5 giugno.
È molto raro avere una rottura, ed è estremamente insolito averne due in un giorno – ha commentato Lin Jarvis, parlando a Mcn – Ovviamente si tratta di un qualcosa che abbiamo bisogno di verificare nei minimi particolari.
I materiali saranno inviati in Giappone e analizzati in dettaglio – ha aggiunto – e sicuramente, prima di Barcellona avremo l'analisi e il feedback, in base al quale prenderemo le relative contromisure”
Quanto al problema, gli uomini del team hanno il sospetto che a portare alla rottura dei due propulsori possa essere stato un problema di fuorigiri, dovuto allo scollinamento sul rettilineo principale. In attesa che i tecnici Yamaha facciano luce sulle cause, Jarvis si è detto desolato per l’amaro ko del Dottore nel suo Gp di casa.
Abbiamo perso un’occasione d’oro per cogliere una doppietta e ne siamo usciti solo con una vittoria. Ma fortuna e sfortuna sono andate di pari passo, perché avremmo potuto anche avere due rotture in una gara. Fortunatamente per Jorge la rottura è arrivata nel warm-up.
È stata una giornata molto insolita, e siamo molto dispiaciuti per Valentino, che aveva il potenziale per vincere la gara, perché non doveva accadere per un guasto meccanico – ha concluso.