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F1, GP Russia: Ferrari tutta rivolta al 2015

Sempre più vicina per la Ferrari la prima stagione senza vittorie dal 1993. Le scelte di Mattiacci per la prossima stagione dipendono dalla decisione di Alonso. A Sochi, Mattiacci è tornato a chiedere lo scongelamento dei motori.
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Undici anni fa, il 12 ottobre 2003, Schumacher trionfava a Suzuka e consegnava alla Ferrari il titolo piloti e costruttori. Sembra passata un'era geologica per una Ferrari sempre più vicina a chiudere la prima stagione senza vittorie dal 1993. Oggi Alonso torna a casa con un altro amaro sesto posto, ancora più amaro perché fino alla sosta ai box l'asturiano era in lotta per il podio. Poi gli errori dei meccanici gli hanno fatto perdere almeno sei secondi, troppi per pensare di recuperare. Ancora peggio ha fatto Raikkonen, capace solo a Spa di arrivare tra i primi 5 in 16 gran premi stagionali: definirlo un fallimento non sembra un'esagerazione. A Maranello tira un'evidente aria di rassegnazione, e l'assenza di innovazioni aerodinamiche di rilievo basta a indicare come l'orizzonte si sia spostato al futuro a medio termine, alla prossima stagione, all'era post-Alonso. L'asturiano, in testa solo in due gare quest'anno, il suo record negativo dal 2003, è stato praticamente associato a tutte le scuderie, a parte Marussia e Caterham. Ma i punti interrogativi restano tanti.

Il futuro di Alonso – L’opzione più plausibile sembra quella della McLaren, con lo spagnolo che vorrebbe fermarsi per un anno a Woking per poi essere eventualmente libero di scegliere cosa fare nel 2016. Secondo Marca, ci sarebbero trattative con Movistar, che potrebbe diventare sponsor della McLaren, e Blackberry. Tuttavia, rivela Auto Motor und Sport, Dennis sembra piuttosto riluttante ad accettare le richieste economiche dello spagnolo e soprattutto l'idea di un contratto così breve. “Tutto dipende se Alonso va alla McLaren o lascia la F1 e ritorna più avanti” ha aggiunto Romain Grosjean, che nonostante l’arrivo del motore Mercedes, apparentemente in grado di migliorare le prestazioni di 1.4 secondi in base alle prime indiscrezioni, sembra lasciare aperte le porte ad ipotesi alternative. Per quel sedile, infatti, è in attesa anche Jenson Button, che continua a lanciare segnali di impazienza: “La mia famiglia trova davvero difficile capire la situazione in cui mi trovo a questo punto, considerando quello che ho fatto in questo sport”. L’obiettivo di lungo periodo sarebbe arrivare al posto di Hamilton in Mercedes, ma Lauda ha smentito ogni contatto. "Abbiamo un contratto con Hamilton per il 2015. Io e Toto Wolff vogliamo continuare a lavorare con lui anche dopo". Se da una parte la prospettiva di un anno sabbatico non sembra particolarmente realistica, la destinazione sembra ancora un po' fumosa. "Alonso sta bussando anche alle porte di Lotus e Williams" ha scritto il corrispondente di Auto Motor und Sport Michael Schmidt. Ma da una parte la Williams ha già confermato l'attuale coppia di piloti, anche se qualcosa potrebbe cambiare dopo l'opaca prestazione di Massa di oggi (troppa la differenza di tempi rispetto a Bottas e anche a Rosberg, come lui ultimo dopo il primo giro). Dall'altra la Lotus, al di là dell'arrivo dei motori Mercedes che potrebbe consentire alla nuova E23 di girare quasi un secondo e mezzo più veloce della E22, ha accordi di sponsorizzazioni con Total e PDVSA, legati a Maldonado e Grosjean, che portano 80 milioni di dollari alla scuderia.  Le scelte di Alonso sembrano bloccare anche gli sviluppi in casa Ferrari per l'anno prossimo, anche se l'arrivo di Vettel si può ormai dare per certo. Dobbiamo aspettare la tempistica che Fernando ci ha chiesto. Avverrà al momento appropriato” ha dichiarato Mattiacci alla Gazzetta dello Sport.

Il futuro della F1 – Mattiacci è anche tornato a chiedere la possibilità di sbloccare lo sviluppo dei motori nel corso della stagione, nel corso della riunione dello Strategy Group alla vigilia del gran premio di Russia. Il team principal del Cavallino ha avanzato una richiesta ufficiale, spalleggiato da Renault e Honda, per cambiare l'attuale regolamento che prevede il congelamento delle power unit e la possibilità di intervento solo a fine anno con un complesso sistema a gettoni. Jean Todt, che già si era detto favorevole a un cambiamento simile nella riunione a margine del GP di Singapore, ha votato a favore come Ecclestone, la Ferrari, la Red Bull e la McLaren, mentre i restanti team, tutti quelli che saranno motorizzati Mercedes dal 2015 ovvero le Frecce d'Argento, la Williams la Lotus e la Force India, che però non fa parte dello Strategy Group, hanno votato no. La proposta di modifica dovrebbe comunque essere discussa nel prossimo meeting della F1 Commission, dove servirà l'unanimità perché una simile riforma possa poi approdare al Consiglio Mondiale della FIA. Mattiacci è entrato in forte polemica con Toto Wolff, che a Singapore aveva votato a favore di una revisione del regolamento. “Questa non è Formula 1" ha commentato Mattiacci, che aveva già chiarito il suo pensiero a Autosport. “Io lavoro per la Ferrari, e la principale attività della Ferrari è costruire motori. La Formula 1 è anche innovazione e sviluppo continuo, quindi liberalizzare l’evoluzione delle power unit è un’idea vincente per i media, per le squadre, per tutti gli interessati comprese le piccole scuderie. Infatti, se avessimo la possibilità di fornire ai clienti dei motori più performanti, anche loro avrebbero l’opportunità di conquistare punti e premi in denaro a fine stagione. Insomma, stiamo tuttora lavorando sullo sviluppo ma non possiamo apportare modifiche, quindi i costi comunque aumentano senza avere dei benefici diretti in pista. Provare le modifiche in corso di stagione sarebbe un modo molto più efficiente per sviluppare una power unit”.

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