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F1, GP Silverstone: trionfo Hamilton, ritiro Rosberg, rimonta Alonso. Miglior gara dell’anno?

Succede di tutto a Silverstone. Hamilton trionfa e riapre il Mondiale. Raikkonen si schianta al primo giro. Alonso mette male la macchina in griglia e viene penalizzato di 5 secondi. Ma chiude sesto dopo una rimonta-show e un duello spettacolare con Vettel.
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Il 6 dev'essere il numero fortunato di Lewis Hamilton. Partito sesto in griglia, ha festeggiato la seconda vittoria in carriera a Silverstone: anche la prima, 6 anni fa, era arrivata in rimonta e sempre il 6 luglio. Con questo successo, annulla il vantaggio nel Mondiale di Rosberg, ora distante solo 4 punti, e cancella l'errore in qualifica, la scelta di non scegliere e abortire l'ultimo giro. E' il 27mo successo in carriera per il 29enne di Stevenage, settimo nella graduatoria all-time a pari merito con Sir Jackie Stewart, a quattro vittorie dal britannico più vincente di ogni epoca, Nigel Mansell. In più, ha superato Niki Lauda al decimo posto nella classifica all time per giri al comando in carriera. Quello stesso Lauda che ieri lo criticava per quella decisione nei fatti sbagliata. Eppure la sua gara era iniziata sotto cattivi presagi, con un surriscaldamento alla sospensione posteriore destra. E proprio quella stessa ruota gli costa 4,1 secondi rispetto a Rosberg nella sosta ai box. I due hanno scelto strategie diverse: il tedesco si ferma al 19mo giro e conferma le medie con cui è partito, Hamilton al 25mo e passa alle dure. Ma Rosberg inizia ad accusare problemi al cambio fino a rimanere bloccato in quinta marcia al 29mo giro ed essere costretto al ritiro, il 28mo della sua carriera, il 12mo con la Mercedes. Per la scuderia è comunque festa. Con i 25 punti di Hamilton, la Mercedes, al settimo posto nella classifica all time, supera i 1200 nella sua storia (1207).

Ferrari a due facce – Il 202mo GP di Raikkonen, superato Alesi fermo a 201, dura poco più di un giro. Non paga la strategia della Ferrari: Alonso e Iceman sono gli unici piloti tra l'undicesimo e il ventiduesimo posto in griglia a partire con gomme dure nuove, gli altri scelgono tutti le medie. Le dure sono più difficili da portare in temperatura, e Raikkonen paga subito gli effetti collaterali. Va larghissimo alla curva Arena, sfruttando la via di fuga in asfalto, ma alla fine mette le ruote sull'erba, sbanda, e ritorna in pista con la macchina fuori controllo.

 Massa, che arriva da dietro, non lo riesce a evitare: il suo 200mo GP finisce qui, con il 33mo ritiro in carriera. Il finlandese, con la parte anteriore della monoposto completamente distrutta, esce sulle sue gambe e per prima cosa chiede ai box come stia Massa: davvero un bel gesto. Se non bastasse il disastro in qualifica e l'incidente del finlandese, a completare il quadro ci si mette anche Alonso che si posiziona male in griglia, parte con mezza macchina oltre la casella, e viene penalizzato di 5 secondi da scontare alla sosta ai box. Eppure, c'è molto di buono nella sua gara, nonostante i presagi di tutt'altro tono. Dopo l'ora di pausa in regime di bandiera rossa per riparare il guardrail rotto dallo schianto di Raikkonen (impiegarono lo stesso tempo, grossomodo, a Le Mans l'anno scorso) e la ripartenza in regime di safety car, Alonso è una scheggia: al quarto giro è in top-10, al settimo passa da campione Ricciardo, che lamenta problemi di aderenza. Quando si ferma, e sconta la penalità, torna in pista nono. Inizia la seconda rimonta che lo porta fino al quinto posto.

, il duello che ne deriva è il più bello della corsa, forse il più emozionante del Mondiale finora. Tre volte il tedesco cerca di superarlo, in vari punti del tracciato, esaltante la difesa dell'asturiano soprattutto dopo il secondo tentativo alle prime curve del circuito. Vettel si spazientisce, anche via radio si lamenta, ma alla fine il sorpasso arriva, dopo un altro lunghissimo duello ruota a ruota per tutto il rettilineo d'arrivo prima della staccata ritardata e del sorpasso all'interno. Viste le premesse, comunque, il sesto posto finale vale quanto una vittoria per Alonso, anche se non può certo mascherare le difficoltà interne al Cavallino.

Button, podio ancora tabù – Ancora niente podio in casa per Jenson Button, terzo nella classifica all time con 256 GP all'attivo (raggiunto Patrese). Secondo arriva uno strepitoso Bottas, al secondo podio di fila, terzo un ottimo Ricciardo, mai così bene a Silverstone. Per Button questo era un GP speciale, il primo in casa dopo la morte del padre. In suo onore, in omaggio alla sua passione per le maglie rosa, ha corso con un casco dello stesso colore e ha fatto distribuire delle t-shirt rosa, il cui ricavato andrà alla Fondazione Henry Surtees, istituita dall’ex campione del mondo John Surtees dopo che suo figlio Henry è deceduto in un incidente in Formula 2, nel luglio del 2009, sul circuito di Brands Hatch. Button, nonostante l'ottima prestazione, potrebbe non essere confermato per il 2015 dalla McLaren che, secondo voci sempre più insistenti, potrebbe perdere anche uno degli sponsor principali, Hugo Boss, sempre più legato al marchio Mercedes, per iniziative però non collegate alla Formula 1.

ORDINE D'ARRIVO

1. Lewis Hamilton Mercedes 2h26m52.094s
2. Valtteri Bottas Williams-Mercedes +30.135s
3. Daniel Ricciardo Red Bull-Renault +46.495s
4. Jenson Button McLaren-Mercedes +47.390s
5. Sebastian Vettel Red Bull-Renault +53.864s
6. Fernando Alonso Ferrari +59.946s
7. Kevin Magnussen McLaren-Mercedes +1m02.563s
8. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes +1m28.692s
9. Daniil Kvyat Toro Rosso-Renault +1m29.340s
10. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Renault -1 lap
11. Sergio Perez Force India-Mercedes -1 lap
12. Romain Grosjean Lotus-Renault -1 lap
13. Adrian Sutil Sauber-Ferrari -1 lap
14. Jules Bianchi Marussia-Ferrari -1 lap
15. Kamui Kobayashi Caterham-Renault -2 laps
16. Max Chilton Marussia-Ferrari -2 laps
17. Pastor Maldonado Lotus-Renault -3 laps

Ritiri

Nico Rosberg Mercedes 28 laps
Marcus Ericsson Caterham-Renault 11 laps
Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 9 laps
Felipe Massa Williams-Mercedes 1 laps
Kimi Raikkonen Ferrari 0 laps

IL MONDIALE PILOTI

1. Nico Rosberg 165
2. Lewis Hamilton 161
3. Daniel Ricciardo 98
4. Fernando Alonso 87
5. Valtteri Bottas 73
6. Sebastian Vettel 70
7. Nico Hulkenberg 63
8. Jenson Button 55
9. Kevin Magnussen 35
10. Felipe Massa 30
11. Sergio Perez 28
12. Kimi Raikkonen 19
13. Jean-Eric Vergne 9
14. Romain Grosjean 8
15. Daniil Kvyat 6
16. Jules Bianchi 2

IL MONDIALE COSTRUTTORI

1. Mercedes 326
2. Red Bull-Renault 168
3. Ferrari 106
4. Williams-Mercedes 103
5. Force India-Mercedes 91
6. McLaren-Mercedes 90
7. Toro Rosso-Renault 15
8. Lotus-Renault 8
9. Marussia-Ferrari 2
10. Sauber-Ferrari 0
11. Caterham-Renault 0

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