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Ferrari, sveglia. A Monaco per ora è solo andamento lento

Il primo giorno di prove libere condanna la Rossa: Raikkonen non riesce mai a trovare il feeling con la vettura, Vettel sbaglia e va a finire due volte contro le barriere.
A cura di Matteo Vana
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Tra le due litiganti, la terza gode. E così a piazzare il miglior crono nella prima giornata di prove libere del Gran Premio di Montecarlo è la Red Bull di Daniel Ricciardo: nè Mercedes nè Ferrari, l'australiano a sorpresa si prende i flash dei fotografi. Ma se le Frecce d'Argento sono comunque vicine (Hamilton secondo e Rosberg terzo) lo stesso non può dirsi per le Rosse, sprofondate nei meandri della classifica.

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Scorrendo la lista dei tempi non c'è traccia delle vetture di Raikkonen e Vettel: per trovare il primo ferraristi bisogna arrivare fino alla casella numero 7, occupata dal finlandese. Per il tedesco, invece, l'occhio deve andare ancora più giù, alla nona posizione. Un risultato non in linea con le aspettative: quello del Principato poteva essere il Gran Premio giusto, ma se le premesse sono queste non c'è di che stare allegri. Ciò che allarma è la distanza accumulata dai primi, la Ferrari si è scoperta lenta: un bel guaio per un team di Formula 1 che punta a vincere il campionato. Neanche le gomme Ultrasoft, che debuttavano proprio a Monaco, hanno aiutato: i piloti, frustrati dai problemi di sovrasterzo, non sono mai riusciti a trovare il feeling giusto, i risultati sono lì a dimostrarlo.

Raikkonen e quel dito medio di Ricciardo

A complicare ulteriormente le cose in casa Ferrari ci si mettono anche i piloti. Raikkonen si fa notare soprattutto per essersi preso il rimprovero, con tanto di dito medio sventolato dall'abitacolo, di Ricciardo a ricordare la lentezza della Rossa, Vettel sbaglia due volte, compromettendo il proprio giovedì in maniera significativa: il tedesco prima perde il posteriore toccando le barriere, poi urta le barriere anche alla Sainte Devote. Una giornata pasticciata, come ha ammesso il pilota al termine delle prove. Siamo solo alla prima occasione, le prove libere contano fino a un certo punto, ma ciò che si è visto in pista non fa presagire nulla di buono in vista delle qualifiche e soprattutto della gara. C'è bisogno di una risposta da parte della scuderia di Maranello, abbandonare i sogni di gloria già a maggio potrebbe essere una batosta troppo dura da sopportare.

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