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Silenzio, romba la Ferrari. Assalto al titolo iridato

In un anno alla Ferrari è cambiato tutto. Confermarsi con una monoposto molto rinnovata è la sfida di Marchionne e Arrivabene. Cosa possiamo aspettarci da Vettel e Raikkonen nell’ultima stagione prima della rivoluzione tecnica attesa per il 2017?
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“L’anno difficile non è stato il 2015, perché quando esci da una stagione nera va comunque bene. L’anno in cui dovremo far vedere davvero chi siamo è il 2016”. Così parlava Maurizio Arrivabene a Autosprint alla fine della scorsa stagione, prima dell'inverno del coraggio. Il progetto 667, la nuova Ferrari finalmente figlia di James Allison, è nata con l'obiettivo di vincere da subito, con una power unit che promette di essere più potente e una linea aerodinamica con parecchi cambiamenti rispetto all'anno scorso. In dodici mesi, il team si è amalgamato e la presenza costante del presidente Marchionne nell'ultimo periodo testimonia una diversità di clima, di spirito che giustifica l'ambizione e l'impazienza. "È una Ferrari molto diversa da quando arrivai io nel 2014" ha confermato alla Gazzetta dello Sport. “Quando sono andato a vedere dove stavamo veramente nel panorama della F.1, mi sono reso conto che non eravamo né presentabili né competitivi”.

Vettel punta al titolo – Un anno dopo Sebastian Vettel ha le idee chiare e lo sguardo che punta lontano. “Il titolo deve essere il nostro obiettivo” ha dichiarato ad Auto Bild Motorsport. Il 2015, il suo primo anno in Ferrari, si è presto trasformato in un lungo sogno in rosso. È stato l'Adamo perfetto per la sua Eva, così aveva ribattezzato la SF15-T. Una stagione scandita da una pole position, tre vittorie e 13 podi totali, in cui è emerso subito, anche per contrasto con l'ultimo Alonso, come un grande uomo squadra. “Mi ha colpito” ha spiegato in un'intervista sul suo sito personale, “la dedizione, la passione, l'entusiasmo di ogni singolo dipendente, ma anche di tutti i fan della Ferrari che è semplicemente un mito. Per me è sempre stato qualcosa di speciale. Da piccolo sognavo di essere seduto un giorno in una Ferrari. Se la Ferrari può essere la mia ultima squadra in F.1? Potrebbe, non sono il tipo che se ne va da una squadra all'altra dopo un solo anno”.

Regolamenti più semplici – Vettel è il volto perfetto di una Ferrari che guarda nel concept grafico alla 312T di Niki Lauda, la vettura che ha segnato il rilancio del Cavallino. Vettel vorrebbe una Formula 1 che di quella stagione riprenda e recuperi la centralità del pilota e l'immediatezza dei regolamenti. "Lo spettatore vuole essere in grado di identificarsi con la tecnologia dei veicoli ma per ora è troppo complessa”. Il dominio Mercedes, aggiunge, “negli ultimi due anni ha tolto emozione al tifo, e le nuove regole sono troppo concentrate sui particolari. Dobbiamo stare attenti a non perdere lo spirito delle corse”.

La sfida – Il tedesco, coinvolto per quasi tutto il 2015 sullo sviluppo della Ferrari per la stagione che sta per iniziare, ha lanciato il guanto di sfida alle Frecce d'Argento. Ha promesso diversi cambiamenti tecnici, innovazioni facilmente visibili ha spiegato, alimentando le voci le voci sul muso corto, sul posteriore più rastremato e sull’addio alla sospensione anteriore pull-rod, comunque già migliorata nel corso del Mondiale 2015. È una scommessa rischiosa, una strada insidiosa quella percorsa dal Cavallino che ha scelto di accantonare quasi completamente lo sviluppo della miglior monoposto dietro le Mercedes per rifare del tutto il progetto della nuova. Una strada impossibile da praticare senza la certezza di una squadra coesa, di un metodo di lavoro ormai collaudato e della passione che si nutre del rosso Ferrari e di una magia senza tempo.

Riscatto Raikkonen – "Un altro punto di forza della Ferrari” ha scritto Mauro Forghieri, è sicuramente Kimi Raikkonen: persona molto semplice, pilota capace, ideale compagno di squadra di Vettel con il quale è in sintonia, per quanto non sia all’altezza del tedesco”. Iceman ha chiuso la stagione passata meglio di come l'aveva iniziata. In attesa di scoprire la monoposto 2016, ci si aspetta comunque di vedere un Raikkonen più aggressivo e costante, più vicino a Vettel e magari in grado di lottare non solo episodicamente per il gradino più alto del podio. Le qualità non mancano di certo all'ex campione del mondo, che ancora una volta si troverà a mettere in gioco non solo il suo passato, ma soprattutto il suo futuro, il rinnovo del contratto con un Cavallino che aspetta ormai dal 2007 di tornare rampante.

La lotta con la Mercedes – A pochi giorni dai primi test di Barcellona, le indiscrezioni parlano di una Ferrari più vicina alle Mercedes e di un grande lavoro delle Frecce d'Argento per mantenere lo status di leader incontrastato del circus, come ha confermato anche il responsabile dei motoristi di Brixworth Andy Cowell a Jonathan Noble di Motorsport.com. “Abbiamo raggiunto la soglia dei 900 cavalli” ha detto, “e non credo che siamo arrivati al limite dello sviluppo”. I rumors, a ventiquattro ore dal disvelamento della nuova Ferrari, insistono su una power unit rivista quasi nella sua interezza, a partire dal basamento del motore termico, perché la lotta con le Mercedes diventi ingrediente stabile del prossimo Mondiale. Sotto sotto, anche gli stessi tedeschi ci sperano, come ha confermato il responsabile del canale televisivo RTL, rete che continuerà a trasmettere i gran premi ed avere fra i suoi opinionisti Niki Lauda. “Direi che le probabilità che i rossi siano alla pari della Mercedes quest’anno sono 50 a 50 e quindi posso immaginare una battaglia fra Hamilton, Rosberg e Vettel” ha commentato l’ex pilota Christian Danner.

L'anno che verrà – La Mercedes dispone di soluzioni aerodinamiche che ha potuto sviluppare l'anno scorso senza la fretta che hanno condizionato gli inseguitori delle Frecce d'Argento. E questo, per Alain Prost, rimane un fattore dirimente. “La prima gara sarà importante per capire a che livello è la competizione, se la Ferrari è stata in grado di riprendere la Mercedes” ha detto a Sky Sport, “ma non credo possano farlo completamente”. Il favorito, per il Professore, rimane ancora Lewis Hamilton. “Ma quanto sarebbe positivo per la Formula 1 se ci fosse una gran lotta tra lui e Nico, forse con Vettel in mezzo” ammette. È, in fondo, questo lo scenario più realistico. Una Mercedes ancora davanti a tutti, ma con una Ferrari più vicina, in grado di impensierire con più frequenza le Frecce d'Argento, che già l'anno scorso hanno sofferto l'avvicinamento progressivo del Cavallino. L'unica incognita, alla luce di quella che si potrebbe presentare come una piccola rivoluzione che anticipa il cambio regolamentare del 2017, sarà l'affidabilità, tradizionale punto di forza del Cavallino. Ma non è proprio la voglia di rischiare in nome di un sogno che ha creato il mito Ferrari?

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