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GP Belgio: Ferrari, qualifiche da dimenticare

Nono tempo per Vettel, che partirà ottavo per la penalizzazione di Grosjean. E’ il suo secondo peggior sabato in stagione. Tagliato in Q2 Raikkonen per un problema di pressione dell’olio. Decima pole in 11 gare per Hamilton. Brilla Perez.
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Chi fermerà Lewis Hamilton? Sesta pole consecutiva per il campione del mondo, la decima in undici gare stagionali, la terza in carriera a Spa. Il britannico, unico tra i piloti in attività con più di una partenza al palo all'università della F1, chiude in 1:47.197 e precede di di oltre mezzo secondo Rosberg, spesso più veloce di lui nei settori veloci (primo e terzo), ma penalizzato nel giro lanciato in Q3 da un errore alla Frere. Terzo Bottas davanti a Grosjean, quarto, che però sarà penalizzato per aver dovuto sostituire il cambio nella seconda sessione di libere di ieri. Di fatto, quarto sarà la grande rivelazione di giornata, Sergio Perez, che non partiva così avanti dal quarto posto nelle qualifiche del GP del Bahrain dell'anno scorso. Il messicano precede Ricciardo, l'unico non motorizzato Mercedes tra i primi otto. Settimo e ottavo tempo per Massa e Maldonado (in top-8 per la terza volta quest'anno). Per vedere la prima Ferrari, che certo avrebbe sperato in un weekend diverso per festeggiare il 900mo GP della sua storia, bisogna scendere ancora. Solo nono tempo per Vettel, anche se staccato meno di tre decimi da Grosjean: è la seconda peggior qualifica della stagione per il tedesco, ultimo a guadagnare una posizione per la retrocessione di cinque posti in griglia del francese della Lotus, dopo il fallimento del Canada. A Vettel non resta che affidarsi ai numeri e allungare la serie degli 11 piloti in grado di vincere a Spa partendo oltre la terza fila. Anche se in 15 occasioni in Belgio avere la pole ha significato vittoria la domenica.

Rivelazione Force India – Fa davvero paura con le soft, la Force India di Perez, autore del secondo miglior parziale di giornata nel primo settore. Perez  chiude terzo la prima parte delle qualifiche e quarto la seconda, a una manciata di millesimi da Vettel, girando sistematicamente più veloce anche delle Williams. Dopo l'incidente nelle libere di Budapest che ha visto protagonista proprio il messicano, la scuderia ha presentato una nuova carenatura in carbonio delle sospensioni posteriori. Il messicano, per la terza volta in top-3 in stagione, "ha dei lampi di brillantezza" commenta Eddie Jordan per la BBC, "ed è una grande indicazione di quello che potrebbe fare". Non passa invece il taglio in Q2 Hulkenberg, che otto volte nei primi 10 GP era partito davanti al compagno di squadra.

Mercedes con l'ala a cucchiaio – Il dominio della Mercedes si vede subito, già dal primo stint. Hamilton e Rosberg sono gli unici a completare la Q1 con le medie, che pagano rispetto alle soft oltre un secondo, ma restano anche gli unici a scendere sotto il muro dell'1″49. Ed è altrettanto evidente la ricerca continua dei miglioramenti, la cura di ogni dettaglio da parte del team, che ha presentato un profilo curvo, a cucchiaio, del profilo principale al posteriore, per trovare il compromesso migliore tra carico e velocità massime. Una soluzione già testata da Paddy Lowe quando era direttore tecnico della McLaren nel 2007, con Lewis Hamilton in lotta per il Mondiale. Il britannico, che arriva a questo GP con 21 punti di vantaggio su Rosberg nel Mondiale, ha lavorato tutta la notte sul set-up della vettura per migliorare il rendimento nel secondo settore, dove in effetti il britannico fa la differenza. Notte di lavoro anche per gli organizzatori, che dopo l'esplosione della posteriore destra di Rosberg di ieri, dovuta secondo gli esperti forensi "stile CSI" della Pirelli a un taglio dovuto a un corpo esterni, hanno rimosso le vie di fuga extra asfaltate all'Eau Rouge, in teoria in grado di causare ulteriori sollecitazioni non previste alle vetture.

Raikkonen sfortunato – Continuano invece i problemi in qualifica di Raikkonen, che qui ha vinto quattro volte, ma si ferma all'inizio della Q2 all'ingresso della Stavelot. "Qualcosa si è rotto" comunica via radio mentre la sua SF15T singhiozza e si ferma per un problema alla pressione dell'olio, si legge in un tweet ufficiale della scuderia. Il tempismo non è proprio dei migliori per la Rossa, perché la bandiera rossa viene esposta mentre Vettel sta completando il suo primo tentativo con le soft nuove, inutilmente rovinate. Tagliato in Q2 anche Verstappen, che come Iceman non ha fatto registrare tempi nel secondo stint, dopo aver avvertito un calo di potenza sulla sua Toro Rosso nell'ultima parte della Q1. Sainz, considerato da molti una credibile alternativa in Ferrari per il dopo-Raikkonen, anche perché potrebbe costituire la chiave per proseguire la sponsorizzazione con Santander, si porta così in vantaggio 6-5 nel confronto in qualifica con l'olandese.

McLaren, buio senza fine – Dimenticate le 105 posizioni di penalità accumulate nel weekend. Le McLaren partiranno semplicemente in ultima fila, senza ulteriori zavorre sui tempi di gara, in base alle nuove regole un po' meno gravose per chi cambia i propulsori. Ma nonostante i due motori nuovi per pilota, Alonso e Button girano meglio solo delle Manor. "Non è un replay" dice ai telespettatori David Coulthard, che commenta per la BBC, "le McLaren vanno proprio così piano in rettilineo. "E' il miglior giro che faccio da un sacco di tempo" commenta Button, che si prende la magrissima consolazione di battere il compagno di squadra, rimasto fermo per tutta l'ultima sessione di prove libere. Il britannico è stato accostato per il 2017 alla Williams, come eventuale sostituto alla scadenza del contratto di Bottas. Anche se i contatti potrebbero essere visti anche come una sorta di diversivo del team per convincere il finlandese a non farsi attirare dal canto delle sirene di Maranello o di Stoccarda. Ttagliato in Q1 anche Nasr, sulla Sauber che ha confermato il contratto per la fornitura dei motori con la Ferrari. Un chiaro passo indietro per brasiliano, capace di mettere dietro il compagno in gara 7 volte, e di partire per 6 volte in griglia davanti a Ericsson. Ma è un peggioramento complessivo per la scuderia, dopo gli incoraggianti segnali nelle libere di ieri, per tutta la scuderia che ha presentato a Spa un motore aggiornato e potenziato. Un passo indietro per tutto il mondo Ferrari.

GP BELGIO, QUALIFICHE – I TEMPI

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