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GP Brasile: le Mercedes volano, le Ferrari sperano

Quinta pole di fila per Rosberg, che anticipa Hamilton di 78 millesimi. In 24 precedenti GP in Brasile su 32, ha vinto chi partiva in prima fila. Vettel primo degli inseguitori. Raikkonen partirà quarto per la penalizzazione di Rosberg.
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Settantotto millesimi per fare la differenza. Meno di un decimo di secondo separa Rosberg, che centra la 21ma pole in carriera, la quinta consecutiva come mai gli era capitato prima in carriera, e Lewis Hamilton. "Non ho ottenuto il massimo nel primo settore nel mio giro migliore" ha ammesso il britannico. "Rosberg si è svegliato tardi" commenta Pino Allievi ai microfoni della Rai, "e forse quando il campione del mondo non ha più così tanto interesse a stargli davanti". Come insegna la storia, sarà difficile per tutti superarli in gara: in 24 dei 32 GP del Brasile finora disputati, infatti, ha vinto chi partiva in prima fila. Vettel, due vittorie e due pole in Brasile, capace di 17 sorpassi nel 2012 (record del circuito), deve accontentarsi del terzo posto a mezzo secondo dalle Frecce d'Argento. Kimi Raikkonen, che ha chiuso col quinto tempo dietro Bottas, partirà comunque quarto perché il finlandese della Williams sarà arretrato di tre posizioni per il sorpasso di ieri in regime di bandiere rosse. "Ci aspettavamo un po' di peggio" ammette Maurizio Arrivabene, "peccato per due errori di Kimi che avrebbe potuto fare anche meglio". Tuttavia, come hanno dimostrato anche le due sessioni di libere di ieri, sul passo di gara la Ferrari può dare fastidio alle Mercedes, soprattutto con le gomme medie. Bottas e Massa partiranno dalla quarta fila. A chiudere la top 10 virtuale Ricciardo e Verstappen, anche se l'australiano dovrà scivolare dietro di 10 posti per aver sostituito il motore termico. E comunque, al di là della penalizzazione, Kvyat (settimo) riesce a stargli davanti nonostante l'australiano abbia avuto in dotazione il propulsore Renault con gli ultimi aggiornamenti.

Dominio Mercedes dalla Q1 – Il dominio Mercedes è evidente anche dalla Q1. Le Frecce d'Argento, sul secondo circuito più breve del Mondiale, danno mezzo secondo al terzo, Kimi Raikkonen, che anticipa di un decimo Vettel: entrambi montano un nuovo cambio. Ma tra Iceman e il tredicesimo passa solo un secondo. E' Hamilton a vincere il primo duello interno, soprattutto con un parziale record nel terzo, velocissimo, settore segnato dalla lunga salita verso il traguardo. Si ferma subito Alonso, sempre tra i primi dieci a Interlagos dal 2003. La McLaren è la scuderia che ha portato più modifiche aerodinamiche, compreso un nuovo diffusore, ma continuano i problemi col motore Honda. "Non ho potenza" annuncia l'asturiano che chiude tristemente un sabato iniziato già in salita, con i meccanici al lavoro per smontare la scatola del cambio a pochi minuti dall'inizio delle qualifiche. Almeno la prende con ironia: prima prende il sole, poi si fa fotografare sul podio con Button, escluso pure lui dalla Q2. Le Mercedes esce subito con le gomme soft, per preservare un treno in più di gomme medie, che anche nelle simulazioni di gara di ieri si sono rivelate le più costanti sull'asfalto sconnesso e molto abrasivo di Interlagos, benché pulito dalla pioggia pesante della scorsa notte. Clamorosa, nel finale, l'incomprensione fra i connazionali Nasr e Massa, con il brasiliano della Williams che deve uscire di pista per evitare il giovane pilota della Sauber, finito subito sotto investigazione, che passa in Q2 insieme al compagno di scuderia Ericsson, ultimo dei qualificati.

Vettel secondo in Q2 – Bottas, che in Q2 riesce a migliorarsi pur montando lo stesso treno di gomme della prima qualifica, fa da contraltare a un Felipe Massa sempre in grande difficoltà. Vettel, che come Raikkonen scende tardi in pista, fa lo stesso tempo di Hamilton nel secondo settore, e si piazza a soli tre decimi dal campione del mondo nella Q2. Rimangono indietro Ricciardo, che sarà arretrato di 10 posizioni per aver cambiato il motore termico, e Kvyat. Il russo, che lamenta l'assenza di grip all'anteriore, vede confermati i segnali non proprio ottimali della mattina. "Non mi aspetto una grande qualifica" dichiarava al termine dell'ultima sessione di libere, "l'assetto non è ottimale". Grosjean, brillante in Q1 mentre Maldonado non aveva superato il taglio, viene eliminato per la terza gara consecutiva in Q2. Determinante per il francese sceso in pista con la fascia tricolore al braccio per i tragici attentati di Parigi, il testacoda alla Ferradura a 5′ dalla bandiera a scacchi. Il futuro pilota della Haas si è comunque trovato particolarmente bene con l'ala scelta dai tecnici della Lotus, che però non aveva mai funzionato particolarmente bene negli altri GP in cui era stata testata in precedenza.

Ferrari può sperare – Su una pista scivolosa e piena di trabocchetti, che alterna tratti con una guida raffinata a rettilinei in cui conta la potenza pura, Vettel è comunque riuscito a tenere il passo delle Mercedes, ed è riuscito anche leggermente a migliorarsi nel secondo tentativo in Q3, segno ulteriore di una SF15-T che pesa poco sulle gomme. Anche se in mattinata il tedesco aveva accusato una certa mancanza di aderenza. Sarà fondamentale la strategia in gara, su un circuito che sollecita le gomme anteriori nei tratti guidati del secondo settore e chiede molto alle posteriori in caso di sovrasterzo nei cambi di direzione. Una verità oggi è innegabile: la Ferrari al limite vale sei decimi meno delle Mercedes. Ma la domenica, le Rosse possono andare meglio delle Frecce d'Argento.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

Pos Driver Car Time Gap
1 Nico Rosberg Mercedes 1m11.282s –
2 Lewis Hamilton Mercedes 1m11.360s 0.078s
3 Sebastian Vettel Ferrari 1m11.804s 0.522s
4 Kimi Raikkonen Ferrari 1m12.144s 0.862s
5 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 1m12.265s 0.983s
6 Daniil Kvyat Red Bull/Renault 1m12.322s 1.040s
7 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 1m12.085s 0.803s
8 Felipe Massa Williams/Mercedes 1m12.415s 1.133s
9 Max Verstappen Toro Rosso/Renault 1m12.739s 1.457s
10 Felipe Nasr Sauber/Ferrari 1m12.989s –
11 Carlos Sainz Toro Rosso/Renault 1m13.045s –
12 Sergio Perez Force India/Mercedes 1m13.147s –
13 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 1m13.233s –
14 Romain Grosjean Lotus/Mercedes 1m13.913s –
15 Pastor Maldonado Lotus/Mercedes 1m13.385s –
16 Jenson Button McLaren/Honda 1m13.425s –
17 Alexander Rossi Marussia/Ferrari 1m16.151s –
18 Will Stevens Marussia/Ferrari 1m16.283s –
19 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1m12.417s –
20 Fernando Alonso McLaren/Honda – –

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