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MotoGP, Valentino Rossi a Misano per il GP di “casa”

“Sono felice dei risultati ma mi manca la vittoria” spiega il pesarese che a Misano darà il massimo davanti ai suoi fan.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi arriva a Misano dopo una stagione che lo ha visto salire sul podio già in ben otto occasioni, a differenza dello scorso anno in cui aveva collezionato solo sei podi in tutta la stagione. Una striscia positiva che si basa sull’evoluzione del suo stile di guida e il duro lavoro del team che hanno permesso al Dottore di recuperare quel gap che lo scorso anno lo separava dai top rider. A parlarne è lo stesso Rossi che, alla vigilia del GP di San Marino e della Riviera di Rimini, un GP quasi di “casa” – e che davvero di casa è invece per il sammarinese De Angelis – è pronto ad affrontare uno dei weekend più attesi di questa stagione.

Come prima cosa, il punto che mi ha fatto fare la differenza rispetto all’anno scorso è stata la frenata”, spiega Rossi. “Poi ho lavorato tanto sul mio stile di guida; con un anno d’esperienza in più sulla Yamaha, ho cercato di modificarlo e di adottare uno stile più moderno, che si adattasse maggiormente a queste gomme con le quali bisogna guidare la moto più con il corpo rispetto all’angolo di piega”.

Sulla rivalità con gli spagnoli e il teammate Jorge Lorenzo, il pesarese ha spiegato: “C’è una grande sfida in atto, che continuerà sino alla fine della stagione, perché io sono davanti in classifica, ma lui mi vuole raggiungere. Più o meno siamo lì. Inoltre dobbiamo cercare di battere le Honda anche in campionato: Pedrosa non è troppo lontano!

Non ho mai litigato con Lorenzo, siamo grandi rivali ma i nostri rapporti sono buoni”, aggiunge Valentino. “C’è una bella atmosfera nel team, anche se naturalmente siamo ‘nemici’. La storia dello scarico ad Assen è stato un errore della Yamaha, perché dovevano darne una a entrambi. Ma si è trattato di una polemica per ’ridere’, niente di toppo serio”.

Rossi ha parlato anche della storica decisione di lasciare la Yamaha per la Ducati: “Nel 2010 è stato un errore andare alla Ducati. Ero arrabbiato con la Yamaha perché dopo avere vinto tanto con loro, hanno deciso di mettermi accanto un compagno di squadra molto forte come Lorenzo. Ero arrabbiato, ma adesso ho capito di aver sbagliato. Anche perché il trattamento in Yamaha è sempre stato paritario”.

Sono felice ma non al 100% perché non ho ancora vinto, mi manca la vittoria!” conclude il Dottore che darà sicuramente il massimo davanti al suo pubblico e il suo fan club pronto ad applaudirlo domenica dalla Tribuna Brutapela del circuito romagnolo.

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