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Quadricicli poco sicuri, i crash test fanno paura (VIDEO/FOTO)

Il consorzio Euro NCAP ha messo alla prova quattro differenti quadricicli. I risultati sono stati pessimi nonostante le prove differenziate rispetto alle normali autovetture.
A cura di Pietro Ginechesi
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Crash Test Ligier

La categoria dei quadricicli è una delle più discusse in Italia, questo tipo di veicoli gode di una regolamentazione differente dalle comuni autovetture e molti di questi modelli possono essere guidati anche senza la patente B e diventano l'ideale per macinare i primi chilometri urbani quando ancora non si è maggiorenni. I quadricicli si dividono i due categorie: i quadricicli leggeri (L6e), con velocità limitata a 45 Km/h che possono essere guidati anche con la patente AM conseguibile a 14 anni e i quadricicli pesanti (L7e), con potenza massima a 15 kW, privi di limitazioni di velocità ed utilizzabili con la patente B1 conseguibile a 16 anni. Vetture come la Smart ForTwo somigliano molto a questi quadricicli, ma rientrano nella categoria delle comuni autovetture. Il consorzio Euro NCAP ha riscontrato un basso livello di sicurezza durante i Crash Test della Smart ForTwo e recentemente sono stati messi alla prova quattro quadricicli.

Un test differente
Renault Twizy
Tazzari Zero
Club Car Villager 2+2 LSV
Ligier IXO JS LINE 4 Places
Considerazioni finali

Un test differente

Per mettere alla prova i quadricicli, Euro NCAP ha sottoposto le vetture a dei Crash Test molto simili a quelli effettuati sulle normali vetture di produzione, ma sono stati adeguati alla differente categoria di veicolo. Il test di impatto frontale normalmente viene eseguito a 65 Km/h, per i quadricicli la velocità è stata fissata a 50 Km/h, ma va considerato che la massima ridotta di circa 350 Kg rende la collisione molto più grave rispetto ad una più pesante automobile. Per l'impatto laterale è stata montata una struttura a nido d'ape su una barriera che viene lanciata contro la fiancata del quadriciclo a 50 Km/h. La scala di punteggio non prevede le classiche cinque stelle ed il risultato si basa unicamente sulle condizioni del manichino, per cui i test dei quadricicli non possono essere confrontati coi risultati ottenuti dalle comuni autovetture.

Renault Twizy

Uno dei primi veicoli della gamma ad emissioni zero del costruttore francese, la Renault Twizy è una sorta di scooter a quattro ruote elettrico. L'alta qualità Renault è evidente soprattutto nel telaio che ha resistito bene agli impatti. La dotazione di sicurezza comprende di serie un airbag ed una cintura di sicurezza a quattro punti. La cintura ha retto bene durante il brusco rallentamento ma la ritenuta è apparsa troppo rigida con gravi conseguenze sul collo del manichino. Per quanto riguarda la sezione dalla vita in giù, la struttura inferiore della vettura ha provocato lesioni su ginocchia e femore. Nel test d'impatto laterale, la Twizy ha ottenuto 6 punti su 16. La quasi assenza delle portiere ha reso l'impatto laterale fortemente rischioso per il manichino, la cui testa si è spostata verso l'esterno della vettura, un grave rischio che in una situazione reale può portare all'impatto con componenti esterne al quadriciclo. Nel complesso la protezione del corpo risulta povera in quasi tutte le sezioni portando a 7 punti su 16.

Tazzari Zero

La Tazzari Zero è una microcar elettrica ideata, sviluppata e prodotta ad Imola da una ditta da sempre presente nel settore automotive come fonderia di leghe di alluminio. La piccola Zero appare ben costruita, ma l'impatto frontale a 50 Km/h ha messo a dura prova il telaio della microcar, che ha raggiunto il suo limite strutturale rendendo un impatto a velocità superiore praticamente fatale. L'airbag non viene fornito sulla Tassari Zero ed il fissaggio della cintura di sicurezza a tre punti è venuto meno durante il test frontale portando la testa del conducente ad impattare violentemente contro lo sterzo. Il pacco di batterie è diviso in due sezioni, una anteriore e un'altra posteriore, il pacco dell'avantreno è stato spinto verso i piedi del conducente, ma i danni alle gambe non sono stati valutati in questo test. Il numero di lesioni registrate su tutto il corpo del manichino ed il forte colpo di testa ha penalizzato fortemente il punteggio che raggiunge quota 4 punti per l'impatto laterale. La struttura ha retto bene l'impatto laterale, ma la portiera si è aperta durante l'incidente causando un forte rischio per il conducente, nonostante ciò la Zero ha ottenuto 8 punti in questa sezione.

Club Car Villager 2+2 LSV

Per questo test speciale sui quadricicli è stato messo alla prova anche un golf cart. Un tipo di veicolo nato principalmente per spostarsi tra una buca e l'altra durante una partita di golf, nonostante ciò omologato come quadriciclo pesante. Il modello in questione è un Club Car Villager, in configurazione 2+2 posti. Dotato di motore elettrico, ha una velocità massima di 35 Km/h, per cui il test a 50 Km/h tende a rappresentare un incidente frontale con un'altra vettura. Durante l'impatto frontale la struttura del Villager è letteralmente collassata e lo sterzo si è spostato all'indietro di circa 50 cm. Le cinture di sicurezza sono risultate praticamente inutili, in quanto tutta la forza viene assorbita dallo sterzo che preme contro il petto del conducente e va anche a colpire la testa con conseguenze catastrofiche. Il risultato del primo test è di soli 2 punti su 16. Durante l'impatto laterale l'assenza di protezioni ha permesso al sedile di staccarsi dal pianale spostando lateralmente anche il conducente. Per questo test sono stati ottenuti 9 punti in totale.

Ligier IXO JS LINE 4 Places

La Ligier IXO è una tra le microcar più note sul mercato. Molto simile nell'aspetto ad una comune autovettura riesce ad ospitare quattro passeggeri e si spinge fino a 70 Km/h. L'aspetto esteriore la fa apparire come una compatta ben curata nel design, ma l'abito non fa il monaco. Sotto una carrozzeria ben rifinita si nasconde un telaio alquanto debole che ha collassato durante l'impatto frontale, soprattutto nelle sezioni in fibra di vetro. La dotazione non prevede l'airbag e la cintura di sicurezza si è immediatamente scollegata dal montante rendendo la sua azione nulla. Anche il fissaggio del sedile è venuto meno e l'unica zona in cui interviene la cintura riguarda l'alto addome. Durante l'impatto frontale il conducente è scivolato verso il fondo della vettura, subito dopo aver impattato violentemente con la testa contro il volante. Il primo test ha portato ad un catastrofico risultato di soli 2 punti. Nel test di impatto laterale l'incernieratura non è riuscita a mantenere lo sportello che si è staccato dalla vettura. Anche qui il sedile conducente si è staccato dal pianale e ha spostato il conducente lateralmente, in totale la Ligier ha ottenuto 7.9 punti su 16.

Considerazioni finali

Crash Test Renault Twizy

I quadricicli risultano più sicuri rispetto ad una motocicletta, ma la differenza con un'autovettura è notevole. I test sono stati differenziati rendendoli meno "duri", ma il risultato generale è stato alquanto deludente. Una sconfitta annunciata che costituisce la ciliegina su una torta ripiena di critiche e lamentele. I quadricicli sono sviluppati in maniera differente rispetto ad una normale auto e spesso sono prodotti da aziende che non hanno mai avuto niente a che fare con il mondo delle quattro ruote. Non è un caso che il telaio migliore tra quelli messi alla prova sia proprio quello della Renault Twizy. Ciò che rende questi test più significativi è il risultato della Ligier IXO, una vettura dall'aspetto molto simile ad una city car, che rientra in quella categoria di veicoli che sono guidati prevalentemente da giovani minorenni, che ancora non sanno districarsi nella giungla urbana e dotati di quel pizzico di incoscienza da adolescenti. L'aspetto esteriore della Ligier ispira sicurezza, ma tra le quattro è risultata la più pericolosa, con una cintura di sicurezza praticamente inutile ed un sedile ballerino che si stacca in caso di incidente. Euro NCAP lancia l'allarme e raccomanda a chiunque acquisti un quadriciclo di scegliere tutte le componenti di sicurezza disponibili a listino, in attesa di una nuova regolamentazione europea, che renda più severi i test effettuati su queste vetture, al fine di renderle più sicure.

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