Ad Austin regna Hamilton, Vettel e Ferrari negli USA per rovinare la festa all’inglese
Lewis Hamilton ha ormai lasciato l'impronta sul mondiale 2018: solo la matematica impedisce al pilota della Mercedes di festeggiare la conquista del quinto titolo iridato di una carriera che sta diventando leggenda. L'inglese, però, avrà l'occasione di salire sul tetto del mondo già ad Austin, sede del prossimo Gran Premio degli Stati Uniti; i 67 punti di vantaggio su Sebastian Vettel, infatti, in caso di vittoria con doppietta delle Frecce d'argento, diventerebbero 77, un margine che il tedesco non potrebbe più colmare avendo a disposizione solo 3 gare.
Hamilton mette nel mirino i record di Senna e Schumacher
Una gara, quella statunitene, che può essere considerata la seconda casa di Hamilton visto che il britannico possiede già il record di vittorie assolute – ben 6 tra Austin e Indianapolis -; a stuzzicare la fantasia del pilota Mercedes, però, è la possibilità di centrare un doppio traguardo: vincendo in Texas, infatti, diventerebbe il secondo pilota nella storia con 5 vittorie consecutive nello stesso circuito dopo Ayrton Senna – che vinse a Monaco ininterrottamente dal 1989 al 1993 – ed eguaglierebbe Michael Schumacher, l'unico ad aver vinto un Gran Premio (quello del Canada) per sette volte nell'arco della carriera. A cercare di rovinare la festa ci sarà Sebastian Vettel che però deve fare i conti con la storia: per il tedesco, infatti, una sola affermazione in terra americana, quella del 2013 quando ancora guidava la Red Bull, conditi da quattro podi in sei edizioni fin qui corse.
Lotus la più vincente tra le scuderie
Sarà compito del tedesco rovinare la festa di Hamilton, ma non solo: anche la Ferrari dovrà cercare di vendere cara le pelle per evitare di vedere festeggiare i rivali della Mercedes che, guadagnando il titolo costruttori, raggiungerebbero proprio il record del Cavallino di 5 titoli consecutivi. Una missione quasi impossibile visto che nelle ultime 4 stagioni Austin è stato un vero e proprio fortino per le Frecce d'argento con l'edizione del 2017 chiusa in trionfo vincendo proprio il mondiale costruttori. La più vincente negli USA, però, non è la Ferrari – che può vantare 7 affermazioni – e nemmeno la Mercedes, ferma a 4, bensì la Lotus con 10 affermazioni; una nobile decaduta che testimonia come gli Stati Uniti facciano parte del DNA della Formula 1.
