Airbag Takata, altri sette costruttori richiamano ulteriori 4,4 milioni di auto negli Usa

Pioggia di richiami negli Usa: altre sette case automobilistiche hanno annunciato il richiamo di ulteriori 4,4 milioni di veicoli per i problema legato agli airbag difettosi del produttore giapponese Takata. Dopo Toyota, Honda, Fiat Chrysler e Subaru, anche General Motors, Volkswagen, Bmw, Ford, Daimler Vans, Bmw, Jaguar-Land Rover aggiungono circa 4,4 milioni di veicoli alla massiccia campagna di richiamo che coinvolgerà 17 case automobilistiche e circa 40 milioni di veicoli.
In officina saranno richiamati 1,9 milioni di suv e truck da parte Gm, 217mila veicoli da Volkswagen, 200mila da Mercedes-Benz, 92mila da Bmw, 54mila da Jaguar-Land rover e 5.100 da Daimler Vans Usa. Ford ha ampliato di ulteriori 3.500 GTs prodotte tra il 2005-2006 il richiamo annunciato ieri che riguarderà 1,9 milioni di veicoli. Complessivamente, dalla scorsa settimana, sale a 15 il numero delle case automobilistiche che hanno richiamato circa 16,4 milioni di veicoli, in seguito alla decisione di Takata di ammettere ulteriori 35-40 milioni di airbag difettosi, oltre ai 28,8 milioni di airbag precedentemente richiamati.
Il problema è legato al propellente utilizzato nel sistema di gonfiaggio, il nitrato di ammonio, che se esposto a umidità o alte temperature, rischia di degradarsi portando esplosioni accidentali. Nell’insieme, l’operazione di richiamo avverrà tra maggio 2016 e dicembre 2019 interesserà tutti i veicoli con airbag Takata, sia conducente che lato passeggero, che impiegano nitrato di ammonio e senza agente di essiccamento chimico. Secondo quanto riportato dalla National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’Agenzia governativa Usa del Dipartimento dei Trasporti, ad esplosioni accidentali sono collegati oltre 100 feriti e 10 vittime negli Usa.