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Alex Zanardi pronto per una nuova sfida: “L’Ironman è un sogno che si avvera!” (Video)

Il prossimo 11 ottobre a Kona, nelle Hawaii, il campione paralimpico parteciperà alla massacrante gara di Triathlon più dura al mondo, in mezzo ad atleti normodotati. L’obiettivo di Zanardi è, però, quello di “portare la vecchia carcassa a Rio De Janeiro, per i giochi olimpici del 2016”.
A cura di Redazione Motori
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Lo guardi e ti chiedi: ma come fa? Poi lo senti parlare e ti rendi conto che per un uomo così tutto è possibile. Alex Zanardi ha presentato a Milano, in un'affollata sala "Montanelli" alla Gazzetta dello Sport, il suo nuovo ambizioso progetto…per molti, l'ennesima pazzia dell'atleta paralimpico bolognese: "Può sembrare una sfida impossibile – afferma Zanardi – ma ho capito come prepararmi per diventare un "Ironman". Partecipare alla gara di triathlon più dura al mondo (4 km a nuoto, 180 in bicicletta e una maratona di 42,2 km) è il sogno di molti atleti. Alcuni riescono a farla, altri possono solo sognarla: "Troppa fatica? Sono scemo? Forse sì – scherza Alex – La parte più difficile, per me, sarà quella del nuoto, perché sono meno preparato. Già me lo vedo lo squalo che mi guarda e dice: “cos’è quella roba lì?” e mi lascerà stare perché penserà che qualcuno mi abbia già assaggiato". Ascoltare la voce, i commenti, gli aneddoti e le battute (anche autoironiche) di Alex Zanardi, è quanto di meglio si possa fare in una calda mattinata di settembre. Il suo modo di fare, la sua gentilezza e, soprattutto, la voglia di continuare ad andare avanti senza piangersi addosso, per ciò che gli successe nel 2001, è coinvolgente: "Non mi sento un eroe – spiega – Ci sono persone che fanno sfide molto più eroiche delle mia e che ogni giorno combattono per poter mettere un piatto in tavola!".

Un fenomeno italiano, in mezzo ai normodotati – Le parole del 48enne bolognese, ex pilota di Formula Uno e medaglia d'oro ai giochi Paralimpici di Londra 2012, scorrono via con la stessa velocità con la quale continua a prender curve in auto e in handbike: "Ciò che più mi affascina è studiare tecnicamente il tutto. Ho scoperto l'Ironman, mi sono interessato e ho deciso di parteciparvi. Vorrei dare del filo da torcere ai normodotati e poter appendere, nella mia cameretta dei giochi, la prova fotografica della mia partecipazione. Mi è stato offerto, perché non andare? Rinunciare sarebbe una pazzia!". Insieme a lui, ci sarà il suo allenatore Francesco Chiappero ed uno staff della Enervit, con un piano di alimentazione e idratazione studiato ad hoc: "Sono convinto che Alex ce la farà – afferma Chiappero – A patto che non si metta a fare il pilota". Tanto per dare un'idea, il record maschile dell'Ironman è di 8 ore, 3 minuti e 56 secondi conquistato dall'australiano Craig Alexander. Chi è bravo, e non scoppia prima, riesce a chiudere intorno alle 10/12 ore. Il miglior tempo di un atleta paradotato è, invece, di 14: "Si, ma io voglio finirlo 1 minuto sotto le 10 ore – afferma orgoglioso Zanardi – D'altronde faccio la cosa più bella che possa desiderare. Faccio sport, mi diverto e sono pure pagato per farlo. E questa è una figata pazzesca!".

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