Alfa Romeo torna in pista con Romeo Ferraris
Il biscione torna in pista. Non si tratta di un ritorno ufficiale di Alfa Romeo nel mondo delle competizioni ma finalmente si torna a parlare di un'Alfa pronta a gareggiare. L'idea è nata da Romeo Ferraris, che ha messo a punto una Giulietta. La vettura è stata elaborata per partecipare al neonato campionato TCR, lottando con altre compatte come la Volkwagen Golf TCR. La Giulietta TCR risultava iscritta all'ultima gara del campionato presso il circuito di Macao, per poter valutare l'efficacia del pacchetto direttamente in pista ma i lavori hanno richiesto troppo tempo e la prima uscita ufficiale è saltata. Il primo esemplare attualmente è in fase di test in Italia ed è stato affidato alle mani esperte di Mario Ferraris e Salvatore Tavano, pilota ufficiale Alfa Romeo nel WTCC. L'elaboratore milanese punta a produrre 10 Alfa Romeo Giulietta TCR entro aprile 2016, ad un prezzo stimato di 98.000 € (tasse e dati esclusi).
Carrozzeria grintosa
Motore e meccanica
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Carrozzeria grintosa
Le ingenti modifiche effettuate da Romeo Ferraris alla Alfa Romeo Giulietta trasformano la carrozzeria con un vistoso bodykit che ne migliora notevolmente l'aerodinamica. Le carreggiate sono più ampie ed il paraurti anteriore presenta un muso più pronunciato e monta in basso uno spoiler. Le prese d'aria sono state totalmente aperte per migliorare l'afflusso d'aria ai condotti di aspirazione. Il cofano motore monta due "branchie" ai lati rifinite in nero. Le fiancate sono caratterizzate dalle massicce bandelle sottoporta mentre il passaruota anteriori presenta un deflettore. La zona posteriore è caratterizzata dall'ampio alettone fissato al bagagliaio. La fanaleria mantiene intatto il design originale. Il paraurti è stato ampliato e monta prese d'aria addizionali all'altezza delle ruote. In fondo è stato integrato un diffusore di coda. La scheda tecnica dichiara: lunghezza 4.351 mm, larghezza 1.950 mm e passo 2.659 mm.
Motore e meccanica
La base meccanica della Giulietta TCR by Romeo Ferraris è lo stesso motore utilizzato sulla Quadrifoglio Verde stradale. L'unità quattro cilindri è il 1.742 cc Turbo Benzina Iniezione con basamento in alluminio, che nella sua configurazione originale eroga 240 CV e 340 Nm di coppia massima ma le modifiche del modello da competizione dovrebbero innalzarne la potenza a circa 300 CV. Il propulsore risulta efficiente e leggero ma potrebbe pagarne in termini di cilindrata rispetto a rivali come la Opel Astra TCR che adottano un 2.0 litri. La trazione è anteriore ed il cambio TCT è stato sostituito da un Sadev a 6 marce ad innesti frontali, più adatto ad un'auto da gara. Il reparto sospensioni prevede uno schema McPherson anteriore ed un Multilink al retrotreno. L'impianto frenante adotta pinze a 6 pistoncini anteriori con dischi da 378 mm mentre al retrotreno i pistoncini sono 4 e i dischi misurano 290 mm.
