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Alonso conquista l’America, lo spagnolo trionfa nella 24 Ore di Daytona

L’ex pilota della Ferrari, al volante della Cadillac del team Waye Taylor, condivisa con i compagni Renger van der Zande, Kamui Kobayashi e Jordan Taylor, è riuscito a conquistare una delle gare di endurance più famose del mondo raggiungendo così nell’albo d’oro Phil Hill e Mario Andretti, unici due piloti di F1 a riuscirci.
A cura di Matteo Vana
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Fernando Alonso alla 24 Ore di Daytona - Foto Twitter
Fernando Alonso alla 24 Ore di Daytona – Foto Twitter

Un obiettivo fortemente voluto, cercato e infine raggiunto con la tenacia dei grandi campioni: Fernando Alonso vince per la seconda volta nella sua carriera anche lontano dalla Formula 1 conquistando la 24 Ore di Daytona, una delle corse di durata più famose del mondo. Lo spagnolo, che ha corso con la Cadillac del team Wayne Taylor insieme ai compagni di squadra Renger van der Zande, Kamui Kobayashi e Jordan Taylor, è riuscito a vincere nonostante un vero e proprio diluvio che ha costretto gli organizzatori a interrompere momentaneamente la gara e poi a sventolare la bandiera a scacchi leggermente in anticipo.

Lo spagnolo eguaglia Hill e Andretti

Una vittoria che consente ad Alonso di entrare nella storia: prima di lui, infatti, solo due piloti di Formula 1 –  Phil Hill nel 1964 e Mario Andretti nel 1972 – si erano affermati nella gara endurance di Daytona. Una vera e propria impresa quella dell'ex pilota Ferrari che ha dovuto lottare contro gli avversari e anche contro il maltempo che non ha lasciato tregua ai piloti: una prima bandiera rossa era stata esposta dagli organizzatori intorno alle 13.00 italiane, ma dopo un'ora e 45 minuti di stop la corsa era ripresa. Poi a 10 minuti dalla conclusione la decisione di sospendere definitivamente la gara, congelando le posizioni di classifica che in quel momento vedevano l'equipaggio di Alonso in testa alla classifica dopo che lo spagnolo era riuscito a superare la vettura guidata da Nasr.

Sfortunato, invece, Alex Zanardi, che ha chiuso nelle retrovie attardato prima da un problema allo sterzo avuto dalla sua Bmw M8, danneggiatosi in occasione di un pit stop effettuato sabato pomeriggio, poi da  una foratura che l’ha costretto ad un lento rientro ai box. Adesso lo spagnolo è pronto a volgere lo sguardo verso il prossimo grande obiettivo della stagione, quella 500 Miglia di Indianapolis già sfumata qualche anno fa a causa di un problema tecnico mentre era in lotta per la vittoria: sarà quella la corsa dell'anno per Alonso che, vincendo, porterebbe così a casa la Tripla Corona – il riconoscimento che spetta a chi vince la 24 Ore di Le Mans, il mondiale di Formula 1 e, appunto, la Indy500 – eguagliando così il record di Phil HIll.

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