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Arrivabene: “Ferrari, non siamo figli di un dio minore”

Il nuovo Team Principal del Cavallino sa bene che il processo di ristrutturazione della squadra durerà ancora un anno e punta l’obiettivo: “Nel 2015 mi basterebbe vincere un paio di Gran Premi. Uno con Vettel, uno con Raikkonen”.
A cura di Vito Lamorte
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La rifondazione in Ferrari sta viaggiando a ritmi vertiginosi. Dopo un'annata contrassegnata da tante delusioni e tanti addii, Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene stanno provando a tracciare il sentiero per cambiare la rotta e tornare ad essere "la Ferrari". Il Responsabile della Gestione Sportiva si è insediato il primo dicembre, ma sembra molto deciso sulla strada da intraprendere per poter tornare al top. Arrivabene sembra avere le idee piuttosto chiare su cosa farà a Maranello e difatti sembrano pronti cambi in ogni settore del team: da quello tecnico, dove Nikolas TombazisPat Fry sono con le valigie in mano, fino a quello della comunicazione, che non sarà più diretto dal giovane Renato Bisignani. Il nuovo dirigente del Cavallino ha parlato a Leo Turrini che, sul suo blog ha riporta alcuni passi dell'Arrivabene-pensiero: "Brecht diceva che è fortunato quel popolo che non ha bisogno di eroi. Io la penso alla stessa maniera. Credo che la base Ferrari sia all’altezza dell’unicità di un marchio che non ha eguali nel mondo. Questo è il concetto che ho sviluppato nella lettera che ho mandato a chi lavora per farci tornare a vincere nei Gran Premi. Non dobbiamo sentirci figli di un dio minore. Non lo siamo e non lo saremo mai".

Arrivabene continua affermando: "A chi mi chiede quando cambieranno le cose in pista, io rispondo che non ho la bacchetta magica. Nel 2015 mi basterebbe vincere un paio di Gran Premi, uno con Vettel e uno con Raikkonen. Seb sta cominciando a prendere consapevolezza di cosa sia la Ferrari. Kimi lo sa già e, per inciso, ha il vantaggio di essere una persona normale in un mondo in cui molti fanno presto a perdere il contatto con la realtà".

Per quanto riguarda gli obiettivi afferma: "Nel 2015 mi basterebbe vincere un paio di Gran Premi. Uno con Vettel, uno con Raikkonen".

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