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Aumentano le vittime della strada, nel mirino gli smartphone

Diminuisce il numero degli incidenti, ma aumenta la loro gravità. La causa è l’uso del cellulare alla guida tanto che le infrazioni per questo reato sono aumentate del 20%. Si studiano deterrenti come, ad esempio, il fermo amministrativo dello smartphone.
A cura di Matteo Vana
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Torna a salire il numero dei morti sulle strade italiane, non succedeva da 15 anni: nel 2001 furono 7.096  le vittime, un dato che stava scendendo fino a dimezzarsi nel 2014 quando furono 3.381. Poi la nuova impennata che attesta a 3.419 i decessi nel 2015. Un dato in controtendenza con il numero degli incidenti, diminuito ancora rispetto all'anno precedente, ma quello che aumenta è la violenza dei sinistri, spesso causati da mancanza di attenzione.

Meno incidenti, ma più gravi

I dati diffusi da Istat e Aci fanno scattare un campanello d'allarme, le statistiche dicono che siamo arrivati alla quota di circa 9 morti al giorno, un +1,1% che non fa affatto piacere. Tra le cause principali la distrazione, spesso causata dall'uso dello smartphone: 48.524 sono le infrazioni commesse nel 2015 per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, il 20,9% in più rispetto al 2014. Potrebbe essere proprio questo il dato sul quale riflettere. Con lo smartphone in mano si è meno attenti e l'incidente diventa più grave: le statistiche indicano che il tempo di reazione con un telefono in mano è di circa 10 secondi, che equivale a 280 metri se percorriamo la carreggiata a 100km/h, praticamente un'eternità al volante.

Inasprire le sanzioni

Le sanzioni per chi usa il cellulare durante la guida ci sono – art. 173 del Codice della Strada che punisce i trasgressori con 169 euro di multa e 5 punti dalla patente – , ma gli italiani non riescono proprio a rinunciare al loro smartphone mentre guidano. Secondo uno studio della Doxa un guidatore su due ne fa uso per mandare messaggi o per consultare i social network. Per limitarne l'uso al volante, la Polizia sta sperimentando il Telelaser per scoprire da lontano chi parla al cellulare, mentre l’Asaps propone che alla violazione consegua subito ritiro della patente con sospensione da 1 a 3 mesi alla prima violazione e il sequestro come “fermo amministrativo” del cellulare per un mese (tre mesi alla seconda violazione nel biennio), una misura che potrebbe essere  veramente dissuasiva visto l'attaccamento quasi morboso al cellulare.

Una moda dilagante e pericolosa

La distrazione, quindi, è la maggior causa di incidenti stradali. Ne è convinto anche il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla che ha dichiarato:

"È difficile quantificare il fenomeno, ma possiamo dire senza dubbio che il 30% degli incidenti ha come causa o concausa la distrazione. L’evoluzione degli smartphone insomma ci deve far riflettere. Per non parlare della moda dei selfie – continua Sgalla – scattati mentre si è alla guida. Queste azioni incidono pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Il fenomeno è talmente grave che registriamo un’impennata di vittime sotto i treni a causa della loro distrazione per l’uso dei cellulari, dalla musica ascoltata in cuffia ai pericolosissimi selfie mentre arriva il treno".

"È un tema delicato – conclude Sgalla – ma è innegabile che fra navigatori satellitari, super stereo, connessioni con Smartphone, settaggi vari di sospensioni, motore, audio e clima l’abitacolo si trasforma in una specie di albero di Natale… Qui c’è urgenza di avere una normativa chiara per i costruttori: serve l’obbligo di effettuare alcuni settaggi rigorosamente a veicolo fermo".

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