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Austin, Lorenzo accusa Valentino Rossi: “Mi copia anche le marce”

Dopo le qualifiche il maiorchino sbotta con la stampa spagnola: “Non è solo una questione di assetti, lo scambio di dati in Yamaha questa volta ha fatto una grande differenza, come in molte gare dell’anno scorso. Ma in Yamaha non cambierà niente, non rinunceranno mai alla condivisione dei dati tra i suoi piloti”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo / Getty Images
Jorge Lorenzo / Getty Images

Neppure la piazza d’onore sulla griglia di partenza del Gp delle Americhe dietro a un inafferrabile Marc Marquez ma davanti a Valentino Rossi è stato sufficiente a focalizzare l’attenzione di Jorge Lorenzo sulla lotta che dovrà inanellare con il connazionale della Honda per provare a batterlo su uno dei suoi circuito preferiti. Così, girato l’angolo dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa italiana, il maiorchino ha approfittato dei microfoni delle testate iberiche per lanciare l’ennesima frecciatina al detestato compagno di squadra che il penta campione del Motomondiale accusa di copiare setting e marce in quello che è l’usuale, ma a lui indigesto, scambio di dati all’interno del box Yamaha. Uno sfogo rimbalzato sul web, nell’attesa di capire se il Dottore deciderà di replicare alle sue insinuazioni.

C’è stato un grande lavoro mio e di Ramon – Forcada, capo tecnico di Lorenzo, ndr – per trovare il setting per il team, ma non si tratta di una novità – riporta As.

Ma sulla lotta per la vittoria contro Marc Marquez o più rivali, il maiorchino ha sbottato.

Beh, Valentino fino a questa mattina era in difficoltà e per lui è stato molto difficile scendere sotto il 2’04. Ma lo scambio di dati ha fatto una grande differenza questa volta, come lo ha fatto in molte gare dello scorso anno questa volta – prosegue Lorenzo – Ma è un qualcosa che va così e non può essere cambiato fino alla fine della stagione.

Non so che cosa accadrà in futuro se dovessi cambiare team – ha aggiunto il maiorchino – Ma per adesso è così e non è solo una questione di setting, ma perfino delle marce che inseriamo in curva.

E non è mai successo che Yamaha rinunci a condividere i dati tra i suoi piloti – ha concluso.

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