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Auto, Antitrust chiede banca dati gestita da un’unica agenzia sotto vigilanza Trasporti

Vi dovranno confluire le funzioni oggi svolte da Aci e Mit.
A cura di Valeria Aiello
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“L’istituzione di un’unica agenzia o altra struttura sottoposta alla vigilanza del Ministero dei Trasporti in cui far congfluire le funzioni oggi svolte da Mit e da Aci”. Lo chiede l’Antistrust, attraverso una segnalazione pubblicata sul proprio sito.

Il processo di unificazione delle banche dati – il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito in esclusiva dall’Aci dal 1927 e l’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV) istituito presso la Direzione Generale della Motorizzazione Civile e gestito dal Ministero dei Trasporti – consentirebbe sia “di risolvere le recenti inefficienze prodotte dalla dematerializzazione del certificato di proprietà” che “di superare le criticità insite nella posizione di Aci, che si trova a ricoprire la doppia veste di soggetto regolare e regolato, in assenza dei necessari requisiti di terzietà e imparzialità che devono caratterizzare il soggetto regolate, in particolare quando questo opera anche a valle in attività concorrenziali che dipendono dall’accesso al sistema informativo gestito in esclusiva”.

L’Autorità ritiene che la nascita di un’unica agenzia avrebbe come conseguenza “l’introduzione di un’unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento contenente i dati di proprietà e circolazione degli autoveicoli. In particolare “il processo di unificazione delle banche dati ANV e PRA e dei documenti certificato di proprietà e carta di circolazione, prospettato dalla L. n. 124/2015, potrà determinare una semplificazione amministrativa nella gestione delle banche stesse, nonché eliminare la duplicazione nei costi per la tenuta dei registri, di cui potranno beneficiare i consumatori, mediante una diminuzione delle tariffe per l’esecuzione delle formalità”. In termini più generali, l’Autorità rileva che “la commistione, in seno ad Aci e Ac provinciali, tra l’attività istituzionale di gestione del Pra, le attività federali nel settore dell’automobilismo e una serie di altre attività commerciali, soggette a concorrenza e nonstrettamente necessarie per il perseguimento delle proprie attività istituzionali, non appare ammissibile nel contesto dei principi introdotti con il D.Lgs, n 175/2016”.

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