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Auto benzina e diesel, la mappa progressiva dei divieti

In Europa saranno prima la Norvegia e l’Olanda, poi la Germania seguita da Italia, Francia e Regno Unito a mettere al bando i motori a combustione interna.
A cura di Valeria Aiello
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Con il programma annunciato dalla Cina, sale il numero dei Paesi al lavoro per vietare, nei prossimi decenni, la commercializzazione di auto a benzina o diesel. In Europa, dopo il 2020, entreranno in vigore nuove normative sulle emissioni e i divieti imposti dalle diverse nazioni porteranno a un progressivo stop delle auto con solo motore a combustione interna. Un graduale addio, spinto dalle pressioni del dieselgate, che ha portato i grandi costruttori a rivedere rapidamente i futuri programmi di sviluppo per non correre il rischio di ritrovarsi fuori dai giochi.

 

Prima Norvegia e Olanda. Poi Germania

Capofila della svolta green è la Norvegia, pioniera negli incentivi sulle auto elettriche. Nella sola Oslo, il 27% dei nuovi veicoli venduti lo scorso anno è elettrico, con una crescita che in Norvegia ha superato il 40% delle nuove immatricolazioni. L’ambizioso obiettivo è quello di vietare la vendita di auto benzina e diesel dal 2025. Per riuscirci il Parlamento sta pianificando un progressivo piano di detassazione per disincentivarne l’acquisto attraverso imposizioni fiscali. In atto anche un piano strutturale che dal 2020 garantirà una postazione di ricarica pubblica ogni 10 auto elettriche. Ancora più intraprendente l’Olanda che oltre al divieto di vendita dal 2025, programma di introdurre dal 2035 il divieto di circolare a tutti i veicoli a combustione interna. Toccherà poi alla Germania, principale mercato europeo dell’auto per vendite e produzione, nel 2030 dire stop alle auto tradizionali. Il piano del governo Merkel passa attraverso incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in. Oggi gli automobilisti tedeschi possono contare su 4mila euro di incentivo all’acquisto per le prime e 3mila per le seconde, sconto sostenuto per metà dallo Stato e per metà dalle case.

Italia, Francia e Regno Unito

Motori benzina e diesel banditi dal 2040 per Francia, Regno Unito e Italia, anche se nel caso del Bel Paese non si tratta di un vero e proprio piano ma di una risoluzione del Senato che invita l’esecutivo ad adottare politiche che portino a una crescita della mobilità sostenibile, anche se manca un vero e proprio piano pluriennale. Diversa la situazione in Francia dove il governo Macron ha annunciato un programma che pone l’obiettivo di 2 milioni di elettriche nel 2020 con 97mila punti di ricarica, per poi vietare le vendite di motori endotermici per il 2040 e divenire “carbon neutral” dal 2050. Allo stesso modo, nel Regno Unito, il governo ha approvato un piano di miglioramento di qualità dell’aria per il quale ha già stanziato fondi pari a 3 miliardi di sterline.

India, Cina e altri Paesi

Fuori dall’Europa anche India e Cina sono al lavoro su un programma per vietare la vendita dei veicoli alimentati a combustibili fossili. L’India ha fissato l’anno limite nel 2030 insieme a un programma di incentivi statali mentre al vaglio del governo di Pechino un piano che porti alla progressiva riduzione dei motori benzina e diesel, prevedendo che per il 2025 un quinto delle auto vendute sia green. Ad aver fissato obiettivi di vendita anche Scozia, Austria, Danimarca, Portogallo, Spagna, Giappone, Corea del Sud e otto stati Usa.

Guerra ai diesel

Oltre al bando dei motori a combustione interna, misure sempre più restrittive riguardano le limitazioni alla circolazione dei motori diesel, viste le maggiori criticità dell’inquinamento da ossidi di azoto (Nox). Le auto diesel hanno una data di scadenza già a Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico, dove lo stop è previsto per il 2025, mentre altre città adottano restrizioni per auto diesel euro 6 o pre euro 6, come nel caso di Berlino, Monaco di Baviera, Colonia e Stoccarda in Germania, o fanno pagare una sovrattassa, come nel caso di Londra, dove per circolare nella zona a traffico limitato si pagano 11,5 sterline, circa 25 euro, per entrare nella zona a traffico limitato.

I divieti per i motori diesel e benzina

2025 – Norvegia
2025 – Paesi Bassi
2030 – Germania
2030 – India
2032 – Scozia
2040 – Francia
2040 – Italia
2040 – Regno Unito
2040 o oltre – California
2040 o oltre – Cina

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