Auto con targa estera, non paga 432 multe ma con la nuova legge ora rischia la confisca
432 verbali in cinque anni per aver sostato gratis nelle aree a pagamento: è quanto emerso in seguito a un controllo effettuato dalla Polizia Municipale di Imola (Bologna) di un’auto con targa estera alla cui guida c’era una cittadina comunitaria residente in Italia. Sanzioni rimaste insolute per l’impossibilità di notificare i verbali al proprietario perché l’auto risultava immatricolata all’estero, in un Paese comunitario e perché, per la violazione per omesso pagamento, gli accordi internazionali tra Paesi non consentono lo scambio di informazioni.
Cosa cambia con il Dl Sicurezza
Grazie alle modifiche al Codice della Strada introdotte dal Decreto Sicurezza, il conducente del mezzo è ‘obbligato in solido’, cioè come soggetto tenuto a pagare la contravvenzione, al pari del proprietario. Motivo per cui, alla conducente, verranno ora notificate tutte le sanzioni accertate a carico del veicolo da lei condotto a partire dal 4 dicembre 2018, giorno dell’entrata in vigore della conversione in legge del nuovo Decreto.
Secondo quanto appreso da Bologna Today si tratta di 13 sanzioni. Tra le diverse violazioni contestate, quella all’art. 132 del Codice della Strada così come modificato dal Dl Sicurezza, per cui è stata applicata la sanzione prevista per chi circola da più di un anno sul territorio italiano con un veicolo immatricolato all’estero: nello specifico 712 euro di multa e l’immediata sospensione dalla circolazione del mezzo. Ma non è tutto, visto che il comma 5 dell’art. 132 prevede inoltre la sanzione accessoria della confisca del veicolo. Per evitarla, entro il termine di 180 giorni decorrenti dalla data della violazione, la conducente dovrà provvedere alla reimmatricolazione del mezzo in Italia oppure chiedere il rilascio del foglio di via per condurlo oltre il confine nazionale.
Nell’ambito dei controlli relativi alla regolarità delle auto con targa straniera, nei giorni scorsi i vigili di Imola hanno sorpreso altri tre cittadini comunitari ognuno alla guida di un veicolo con targa estera. Per ciascuno di loro è scattata la stessa sanzione pecuniaria ma per la violazione dell’art. 93 del Codice della Strada, ovvero per aver circolato alla guida di un veicolo immatricolato all’estero pur essendo residenti in Italia da più di 60 giorni: 712 euro di multa e sospensione dalla circolazione del veicolo con l’obbligo entro 180 giorni di immatricolazione del mezzo in Italia o di richiedere il foglio di via per condurlo oltre confine, pena la confisca.