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Auto diesel, Bosch punta sul gasolio rinnovabile: non contiene carburante fossile

Derivato da sottoprodotti e materiali di scarto, riduce del 65% le emissioni di CO2. L’azienda: “Il suo impiego contribuisce a limitare il riscaldamento globale e ha un impatto ecologico molto più rapido rispetto alla sostituzione del parco circolante e delle stazioni di servizio”.
A cura di Valeria Aiello
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Diesel prodotto da fonti totalmente rinnovabili che abbatte drasticamente le emissioni di CO2. Il carburante che, nell’ultimo mese, nonostante la flessione delle vendite, in Italia ha comunque rappresentato il 45,1% delle auto nuove, resta il più valido per chi percorre molti chilometri l’anno. Dagli inizi di novembre, gli oltre mille veicoli in servizio per i membri del Board di Bosch sono alimentati da diesel completamente rinnovabile, noto come diesel C.A.R.E –  acronimo di CO2 reduction, Arctic grade, Renewable, Emission reduction – un carburante derivato principalmente da sottoprodotti e materiali di scarto, prodotto dalla finlandese Neste e distribuito in Germania dalla società partner Toolfuel.

Riduce le emissioni di CO2 del 65%

Toolfuel sostiene che l’impiego di diesel C.A.R.E. riduca le emissioni di CO2 di circa due terzi, ovvero il 65%, nel ciclo Well to Wheel, cioè dal pozzo di estrazione fino all’uso nei veicoli. Attraverso la sperimentazione del carburante completamente rinnovabile, Bosch vuole dimostrare se e come sia possibile adottarlo su vasta scala. “I carburanti rinnovabili e sintetici possono contribuire notevolmente a limitare il riscaldamento globale – ha dichiarato Volkmar Denner, CEO di Bosch – Il loro impiego ha un impatto ecologico molto più rapido rispetto alla sostituzione dei veicoli e dell'infrastruttura, in quanto consente di sfruttare le stazioni di servizio esistenti”. Per questi motivi “i carburanti sintetici e rinnovabili devono essere presi in considerazione nelle normative relative alle emissioni di CO2 delle autovetture e degli autocarri”.

Cos’è il diesel C.A.R.E.?

Il diesel C.A.R.E. è un carburante completamente rinnovabile composto principalmente di sottoprodotti e materiali di scarto, oli da cucina riciclati e grasso. Non contiene diesel convenzionale, ovvero carburante fossile. Il vantaggio in termini di emissioni deriva dal fatto che, nel calcolo del biossido di carbonio, è conteggiata solo la CO2 risultante dalla conversione in carburante dei materiali di scarto, considerati neutrali in termini di emissioni in quanto già esistenti. Essendo un carburante paraffinico, il diesel C.A.R.E. ha però una densità leggermente inferiore e un’infiammabilità più alta rispetto al diesel convenzionale. Per questi motivi i produttori, ai sensi della normativa EN 15490, devono approvare specificamente i veicoli per l’utilizzo dei carburanti paraffinici, esaminando la compatibilità dei componenti, i possibili aumenti della pressione di picco durante la combustione e altri fattori derivanti dal loro impiego. Molte flotte di prova utilizzano già il diesel C.A.R.E. tuttavia, allo stato attuale, il carburante non è disponibile in quantità sufficienti per rifornire le stazioni di servizio su larga scala in Europa. Inoltre, molti Paesi Ue hanno leggi nazionali che regolano il carburante venduto nelle stazioni di servizio pubbliche. Tra questi, anche la Germania, dove la EN 15940 non è ancora stata adottata, per cui il diesel C.A.R.E., al momento, non è disponibile nelle stazioni di servizio.

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