video suggerito
video suggerito

Auto Euro 6, cosa significa e quali sono i modelli che potranno circolare più a lungo

I recenti blocchi riguardanti le vetture, soprattutto alimentate con il diesel, hanno riportato alla luce il tema legato alle emissioni dei veicoli: anche gli Euro 6, i più evoluti in materia, rischiano di non essere adatti nel giro di pochi anni. Ecco quali sono e quanto ancora potranno circolare.
A cura di Matteo Vana
48 CONDIVISIONI
Immagine

Dallo scoppio del Dieselgate, lo scandalo legato alle emissioni, il mondo dell'auto è cambiato in maniera radicale. L'Europa, infatti, ha rivisto la propria politica riguardo le norme inquinamento, ma a riportare l'attenzione sul problema legato all'ambiente sono stati soprattutto i divieti in varie città europee, Italia compresa, che mirano al blocco delle categorie più inquinanti. La UE ha già predisposto il taglio del 35% delle riduzione CO2 entro il 2030, ma già da ora è iniziato un vero e proprio giro di vite.

Euro 6, ma attenzione alle sottocategorie

La classe più evoluta, in merito di auto inquinanti, ossia quelle che emettono meno sostanze nocive nell'ambiente, è quella denominata Euro 6; anche in questa fascia, però, esistono delle divisioni. Se le auto a benzina, però, sono toccate solo in parte dal problema, ben più intricata è la situazione legata a quelle alimentate a diesel. Le prime tre classi, vale a dire Euro 6 a, b e c, infatti, sono in sostanza quelle più "vecchie". La prima riguarda tutti i veicoli immatricolati a partire da gennaio 2016 le cui emissioni di CO2 equivalgono a 0,5 g/km per i diesel e 1 g/km per i benzina, quelle di Nox allo 0,080 g/km per i diesel e 0,060 per i benzina, quelle di particolato allo 0,005 g/km per entrambe. La differenza con la classe b, in sostanza, risiede nelle emissioni di particolato più basse. L'ultima, indicata dalla lettera "C", è quella meno inquinante, ma dal 2025 tutte e tre le classi potrebbero vedersi negare la possibilità di circolare liberamente.

D-temp e D, le classi che potranno circolare più a lungo

A rendere più complicate le cose, poi, sono arrivate le classi D-temp – dove temp sta ad indicare la temporaneità e che prevede test su strada e tolleranza 110% – che diventerà obbligatoria da settembre 2019 e infine la D che sarà definitiva e che riguarderà obbligatoriamente i nuovi veicoli con immatricolazione dal 1 gennaio 2021. I divieti, per queste due classi, sempre per quanto riguarda le vetture diesel, però, non dovrebbero arrivare prima del 2030. Una rete nella quale è complicato districarsi per gli automobilisti, con il perenne rischio di vedere limitata la circolazione delle proprie auto dai sindaci, a loro volta alle prese con l’obbligo di limitare il traffico non solo per le pressioni ecologiste ma anche per il fatto che la Ue a causa dell’inquinamento ha aperto varie procedure d’infrazione contro vari Stati.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views