Mercato dell’auto nel 2009: per Fiat, Ford e Volkswagen anno positivo
Il 2009 si è chiuso, così come ci si attendeva, con valori incoraggianti rispetto al 2008. Sebbene i primi mesi dell'anno abbiano fatto registrare pesanti negatività, l'adozione da parte di tutti i governi di politiche interventiste ha portato a recuperare le perdite dei primi giorni.
Quadro generale. Ovviamente il vero discrimine nell'andamento del mercato è stato determinato dall'erogazione degli ecoincentivi. Secondo l'Acea (Associazione dei Costruttori Automobilistici Europei) le immatricolazioni del dicembre 2009 sono arrivate a quota 1.074.438 unità, ovvero il 16% rispetto alle 926.007 del 2008. Solo a dicembre 2009 la vendita di auto in Italia è stata del 16,7% (165.428 unità) rispetto allo stesso periodo del 2008.
Il rush finale dell'Europa dell'Ue e dell'Efta non è tuttavia valso a recuperare i valori del 2008, anche se va registrato un dato insperato all'inizio dell'anno scorso: le immatricolazioni sono calate solo dell'1,6% sul 2008. Ma quello era già anno di crisi. Per avere un raffronto sull'economia pre-crisi, infatti, bisogna guardare al 2007, rispetto al quale il 2009 ha venduto il 9,5% in meno. Eppure – dato molto significativo – considerando la sola Europa occidentale, il Vecchio continente incrementa dello 0,5% sul 2008 e difetta del solo -7,9% sul 2007.
Stato per stato. Il dato complessivo, ovviamante, non esaurisce un discorso che dovrebbe essere sviluppato singolarmente per nazione e casa automobilistica. Nel 2009, tra i paesi europei, percentuali negative per Germania e Svizzera. Considerando solo il mese di dicembre, invece, Svizzera (-4,4%), Germania (-4,6%), Finlandia (-8,1%) e Portogallo (-17,9%) calano in favore di Italia (16,7%), Spagna ( 25,1%), Regno Unito (38,9%) e Francia (48,6%). Annualmente sono solo quattro gli stati che vedono un incremento di immatricolazioni (Austria a +8,8%, Francia a +10,7%, Germania a + 23,2% e Repubblica Ceca a +12,5%). Italia sostanzialmente stabile con il solo -0,2%.
Brand per brand. Tornando alle case automobilistiche, nel mese appena trascorso, Ford (+28,3%), gruppo Psa (+25,4%) e Volkswagen (+2,2%) fanno registrare vendite superiori rispetto al dicembre del 2008. Ma non solo: il trand di Ford e Volkswagen è positivo anche nell'analisi annuale. Rispettivamente il 2009 ha incrementato i volumi di vendita rispetto al 2008 del 2% e dello 0,7%. Parità di vendita, invece, per il gruppo Psa.
In uno studio sempre annuale, vanno male, invece, Toyota (-4,7%), Bmw (-13,6%) e Daimler (-13%). Importante il dato di General Motors: -7,4% a dicembre e -8,7% nel 2009. Sensazionale, infine, il dicembre della Nissan, che rispetto allo stesso mese dell'anno precedente ottiene uno stucchevole +96,3% dicembre (+9% nel 2009). Bene la Jaguar per dicembre, ma male annualmente (rispettivamente: +52,1% e -21,7%).
Gruppo Fiat. Infine Fiat, a cui dedichiamo un discorso a parte. Il Lingotto va inserito decisamente tra i vincitori del mese e dell'anno. La casa di Torino cresce nel mese di dicembre (+23,1%) e in tutto il 2009 (+6,1%). Al suo interno, segnali incoraggianti dalla Lancia – il cui destino è quello di rappresentare il legame Fiat-Chrysler – che a dicembre sale del +23,9%, mentre in dodici mesi si stabilizza sul +0,8%. Per l'Alfa Romeo dicembre di tormenti non solo progettuali, ma anche di vendite, con un -6,5%, che va però mitigato da una crescita annuale rispetto al 2008 del +8,1%.
Insomma, da un punto di vista generale, la crisi sembrerebbe aver trovato adeguata risposta nelle strategie aziendali e nelle politiche statali. La conferma degli ecoincentivi 2010 parte da questa considerazione. Si intende: a patto che non diventi una droga di cui essere dipendenti.
Danilo M.