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Auto, mercato europeo stabile a maggio

Volumi di vendita in linea con quello dello scorso anno ma performance disomogenea nei cinque principali mercati. L’Italia cede l’1,2%, Fca risale al quarto posto nonostante una nuova flessione delle immatricolazioni.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo otto mesi consecutivi di flessione, il mercato europeo dell’auto fa segnare primo lieve aumento delle immatricolazioni. Secondo i dati Acea, l’Associazione dei Costruttori europei, nell’Europa dei 28+Efta sono state vendute 1.443.708 auto nuove nel mese di maggio, 600 in più (0,04%) dello stesso periodo dello scorso anno. Visto l’andamento dei mesi precedenti, il cumulato del periodo gennaio-maggio resta in territorio negativo (-2%), con 6.935.028 immatricolazioni contro i 7.077.244 dei primi cinque mesi del 2018.

Mercato europeo stabile, l'Italia cede l'1,2%

Performance disomogenea sui principali mercati, con Germania (9,1%) e Francia (1,2%) che aumentano i volumi a fronte di Italia (-1,2%), Regno Unito (-4,6%) e Spagna (-7,3%) che registrano segno negativo. Mercato auto europeo “sostanzialmente in stagnazione su volumi abbastanza elevati e che consentono di ipotizzare 15.200.000 immatricolazioni per l’intero 2019 – ritiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – . È un livello di tutto rispetto anche se è ancora relativamente lontano (-5%) dal massimo di 16.000.000 di immatricolazioni toccato nel 2007”.

La Germania, dove si è registrata la crescita maggiore anche grazie ai due giorni lavorativi in più, fa registrare un incremento più contenuto da inizio anno, dell’1,7%. Nello stesso periodo, la Francia fa segnare un sostanziale pareggio (-0,05% ) mentre registrano un calo più accentuato Regno Unito (-3,1%), Italia (-3,8%) e Spagna (-5,1%). “Restano molto lontani i tempi in cui l’Italia rappresentava il secondo mercato europeo per dimensioni – afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – . Ormai il nostro Paese si posiziona stabilmente al quarto posto, ma con una quota calante sul totale ed un divario crescente dal primo mercato, che resta sempre quello tedesco”. Sul mercato pesano incertezza e demonizzazione dei diesel, in flessione a due cifre in Spagna (-26%), Italia (-20%), Regno Unito (-18%) e Francia (-11%) e in crescita soltanto in Germania (+16%).

Dall'analisi dei dati per costruttori, Fca risale al quarto posto nonostante una nuova flessione: 101.244 le immatricolazioni del gruppo italo-statunitense nel mese di maggio, l’8,3% in meno dello scorso anno. Positivo l’andamento di Lancia/Chrysler (+19,8%) ma non quello di Fiat (-4%), Jeep (-13%), Alfa Romeo (-49,3%) e Maserati (-30,4%). Al comando della classifica costruttori si conferma il gruppo Volkswagen con 58.115 immatricolazioni, in flessione dell’1,9%. Il marchio Volkswagen perde l'8,6%, Porsche il 2,5% e Audi l’1,1%. In crescita invece i brand Skoda (+4,1%), Seat (+14,5%) e i marchi di lusso Bentley, Lamborghini e Bugatti (+61,8%). Resta in territorio positivo il gruppo PSA che con 236.888 immatricolazioni si conferma il secondo gruppo europeo, con un miglioramento del 4,1%. Crescono Citroen (+13,5%), Peugeot (+1,7%) e Opel (+1%) mentre DS perde il 7,5%. Terzo gradino del podio per Renault con 157.983 registrazioni (-4%) e il marchio della Losanga che cede il 10%, Dacia in crescita (+7,8%) e Lada in flessione (-5,8%).

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