Auto usate, gli automobilisti italiani continuano a preferire il diesel
Limitazioni e blocchi della circolazione stanno mettendo in crisi i veicoli diesel: sono sempre di più, infatti, gli automobilisti che, quando decidono di acquistare una nuova auto, puntano su benzina o sulle nuove motorizzazioni ibride o elettriche. Un discorso che vale per i veicoli nuovi, ma che non sembra trovare riscontro se si tratta di mezzi usati; in questo caso, infatti, gli italiani dimostrano di puntare ancora forte sul gasolio.
Il 61% degli italiani chiede ancora auto diesel
Secondo il Centro Studi di AutoScout24, infatti, nel mese di novembre il diesel rappresenta ben il 61% delle richieste totali, e nei prossimi 12 mesi il 44% di chi è intenzionato ad acquistare un'auto si sta orientando sempre su una vettura a gasolio. Per 6 utenti su dieci, quindi, le misure dell'Europa contro le auto diesel non limitano la scelta di puntare ancora sulle motorizzazioni standard. Anche i prezzi medi in vendita nel periodo settembre-ottobre restano sui livelli del 2017 (-2,1%), tranne per le auto più datate euro 3 o inferiori in cui il calo è del 7,4%. Ad influire sulla scelta dell'auto è soprattutto la città nella quale si vive: nei centri sotto i 50mila abitanti, il diesel primeggia con il 48% dei consensi, mentre nella città sopra i 250 mila abitanti la situazione si inverte con il benzina che arriva a toccare il 38% delle preferenze e la quota del diesel che scende fino al 30% con Milano e Torino addirittura sotto questa quota.
I più fedeli al gasolio rimangono gli uomini, ma emerge anche un differenza importante anche a seconda dell'area geografica presa in esame: se al Nord gli automobilisti che continuano a scegliere i motori diesel sono il 38%, la percentuale sale in maniera importante scendendo lo Stivale con punte del 42% al Centro e arrivando addirittura al 59% per quanto riguarda Sud e isole. Il diesel, quindi, nonostante limitazioni e blocchi sembra ancora riscuotere un particolare successo tra gli automobilisti che lo scelgono soprattutto per una questione di risparmio – nel 38% dei casi – e perché è in linea con i km che si percorrono mediamente per il 32% di loro.