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Autovelox anche in curva, in Francia sono già realtà

Il nuovo strumento, dotato di un carrello per il trasporto, si avvale della tecnologia Poliscan Speed Lidar di Vitronic, può funzionare ininterrottamente per 5 giorni, scansionare la circolazione su 4 corsie e 2 sensi di marcia ed è dotato di un involucro che lo rende anche antiproiettile.
A cura di Matteo Vana
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I guidatori con il piede pesante, tra qualche tempo, potrebbero avere un nemico in più: il Governo francese, infatti, ha intrapreso una nuova politica sulla sicurezza stradale, adottata già nel 2015 e ulteriormente intensificata nel corso degli anni. L'ultima idea, basata su un statistica che vede il 43% dei motociclisti avere incidenti in moto in prossimità di una curva, è stata quella di installare un autovelox proprio all'uscita di queste visto che ormai tutti gli utenti della strada rallentano solo in prossimità dei sistemi di rilevamento di velocità e piazzati in rettilineo per motivi logistici.

Autonomo e a prova di proiettile

Il nuovo strumento francese nella lotta agli incidenti si chiama Alice e si avvale della nuova tecnologia Poliscan Speed Lidar di Vitronic; questo strumento può essere come un normale carrello, può restare autonomamente operativo anche nelle zone più sperdute per almeno 5 giorni, grazie alle batterie di cui è dotato, può scansionare la circolazione su 4 corsie e 2 sensi di marcia riconoscendo la classe dei veicoli, per evitare i danni da atti vandalici ha un involucro in metallo antiproiettile e soprattutto può fare multe anche in curva senza che ci sia il presidio della polizia. Una volta portato sul luogo stabilito – quasi sempre strade di montagna o campagna -, l'autovelox entra in funzione punendo i trasgressori.

Una postazione dinamica

Uno strumento, quello adottato dal Governo francese, che gli automobilisti italiani che attraversano la Valle Roja per andare in Francia hanno già avuto modo di conoscere vedendosi arrivare a casa multe decisamente salate. Un plauso all'iniziativa, che promette di ridurre gli incidenti, è arrivata da Giordano Biserni, presidente dell'Asaps: "Seguendo la linea operativa spagnola e di molti paesi del nord Europa, da questo mese anche sulle strade di Francia il semplice radar non poteva bastare più: ormai, tutta l’utenza si è abituata a rallentare solo in prossimità dei punti neri, quelli in cui le autorità transalpine avevano installato gli odiati controllori elettronici con i relativi preavvisi, e così è nata l’idea di rendere dinamiche le postazioni e di allargare il ventaglio dell’accertamento" ha commentato. Da oggi, quindi, gli automobilisti francesi e non solo dovranno prestare la massima attenzione anche in curva.

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