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Binotto: “I nostri piloti sono liberi di lottare. Mick Schumacher? Somiglia a suo padre”

Il team principal della Ferrari parla della rivalità tra i piloti: “Dobbiamo dare priorità al team. Abbiamo dato precedenza a Vettel perché per noi è quello che ha più probabilità di puntare al titolo, ma se le cose nei prossimi GP dovessero cambiare potremmo rivedere questa situazione”. Poi su Mick Schumacher: “Era la prima volta che lo vedevo dopo tanti anni e nel modo in cui si approccia alla macchina, alle condizioni, come parla con i meccanici ricorda suo padre” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Il GP della Cina, per la Ferrari, rappresenta l'occasione giusta per sbloccarsi centrando, dopo due gare in cui la Mercedes ha centrato altrettante doppiette, la prima vittoria di un 2019 che è partito con il piede sbagliato; la mancata competitività in Australia e i guai in Bahrain hanno infatti messo la Rossa nelle condizioni di non poter più sbagliare per non consentire alle Frecce d'argento di andare già in fuga alla terza tappa di un campionato ancora tutto da giocare.

Mattia Binotto e Mick Schumacher - Ferrari
Mattia Binotto e Mick Schumacher – Ferrari

I piloti Ferrari sono liberi di lottare in gara

A predicare calma ci ha pensato Mattia Binotto, team principal della Ferrari, che non ha mostrato segni di cedimento nonostante una classifica al di sotto delle aspettative dopo i primi due round del mondiale 2019. Il capo della Rossa, in conferenza stampa, ha chiarito come la SF90 in Bahrain abbia dato risposte importanti – soprattutto con Leclerc – e che in Cina sarà ancora protagonista.

Perdere è stato duro, ma la prestazione ci ha dato fiducia. Charles ha fatto una grande qualifica e una grande gara, ha mostrato una maturità importante come pilota. Tutti noi guardiamo già avanti alla prossima sfida, dobbiamo essere forti nell'affidabilità ma quelle del Bahrain sono cose che a volte succedono. Siamo stati particolarmente sfortunati – ha dichiarato -. La lotta interna tra piloti? Dobbiamo dare priorità al team massimizzando i punti. All'inizio abbiamo dato precedenza a Vettel per la sua storia e perché per noi è quello che ha più probabilità di puntare al titolo, ma se le cose nei prossimi GP dovessero cambiare potremmo rivedere questa situazione. In pista i nostri piloti sono liberi di lottare, se c'è un pilota chiaramente più veloce, come in Bahrain, andrà davanti.

Mick Schumacher e il ricordo di papà Michael

Quella che ha preceduto la gara cinese, però, è stata soprattutto la settimana di Mick Schumacher che ha debuttato prima sulla Ferrari e poi sull'Alfa Romeo Racing. Una prima in grande stile che ha visto il giovane figlio d'arte trovarsi a suo agio con la SF90 tanto da fare il secondo tempo nonostante una pista bagnata dalla pioggia; per il campione della Formula 3 un debutto positivo tanto che anche il team principal della Ferrari è rimasto particolarmente soddisfatto spendendo parole importante per Mick Schumacher: "Difficile valutare la sua prestazione per le condizioni meteo e perché era la sua primissima giornata in Formula 1. Per lui è importante apprendere adesso che si trova nella sua prima stagione di Formula 2. Non ha mai spinto al limite, ha cercato di imparare giro dopo giro; è molto concentrato. Era la prima volta che lo vedevo dopo tanti anni e nel modo in cui si approccia alla macchina, le condizioni, come parla con i meccanici ricorda suo padre" ha concluso.

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