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Binotto: “La Ferrari tornerà quella dell’epoca Schumacher, dobbiamo credere nella Rossa”

Il team principal della Rossa: “I risultati e la classifica attuale sono severi per la Ferrari, ma l’obiettivo resta arrivare davanti a tutti. Abbiamo una bella coppia di piloti. Da una parte l’esperienza di Vettel e dall’altra un giovane molto veloce come Leclerc. La Ferrari di oggi come quella dei tempi di Schumi? Direi di sì per visione, voglia di fare, passione e talento che vi ritrovo” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto - Ferrari
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto – Ferrari

Sei gare e zero vittorie, ma la Ferrari non ha nessuna intenzione di gettare la spugna: la stagione 2019, dopo due anni in cui il gap dalla Mercedes sembrava essere stato annullato, non è iniziata nel migliore dei modi per il team di Maranello costretto a recuperare, da qui alla fine dell'anno, ben 118 punti nel mondiale costruttori.

Il team principal paragona questa Ferrari a quella '96/97

Una vera e propria impresa quella alla quale è chiamata la Rossa: la forza mostrata dalle Frecce d'argento appare fin troppo evidente e i problemi palesati SF90 in queste prime gare non inducono all'ottimismo anche se il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, è convinto di potersi ancora giocare il titolo.

Aspetterei fine anno per fare un bilancio, perché potrebbe essere molto diverso da quello delle prime sei gare. I risultati e la classifica attuale sono severi per la Ferrari, ma l'obiettivo resta arrivare davanti a tutti – ha spiegato in una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport -. La Mercedes è forte a livello tecnico e di processi, ma io preferisco il confronto con la Ferrari del 1996/1997, una squadra in crescita, con basi solide. Anche noi siamo un team giovane nei ruoli e c'è tanta fame; vedo molte analogie con allora. La Ferrari di oggi come quella dei tempi di Schumi? Direi di sì per visione, voglia di fare, passione e talento che vi ritrovo. Anch'io sono dispiaciuto per l'inizio di stagione, ma dobbiamo continuare a credere nella Rossa. So che stiamo chiedendo molto ai nostri tifosi, che meritano grandi gioie, ma oggi più che mai abbiamo bisogno della loro pazienza e del loro supporto.

Binotto esalta Vettel e Leclerc

Un paragone decisamente forte, quello del team principal, che paragona la squadra attuale a quella delle stagione 1996 e 1997 che gettò le basi per il dominio di inizio millennio con Michael Schumacher al volante. A mancare, forse, è un pilota con il talento del sette volte campione del mondo anche se Binotto esalta le qualità di Vettel e del giovane Leclerc: "Abbiamo una bella coppia di piloti. Da una parte l'esperienza di Vettel e dall'altra un giovane molto veloce come Leclerc. Tolto l’episodio del Bahrain, che ci può stare quando si lotta ruota a ruota, è stato un Sebastian più solido. Sono contento di lui mentre Charles è un combattente. A Baku ha commesso un errore e a Montecarlo serviva più pazienza, anche se non era facile partire dietro con la Ferrari nella gara di casa. Si sta impegnando con gli ingegneri. Ha voglia di emergere e consapevolezza dei propri mezzi. Mi aspetto molto da lui nelle prossime gare" ha concluso Binotto.

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