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Bollo auto: dall’Olanda la tassa al chilometro per vincere inquinamento e traffico

Dal 2012 il governo olandese sperimenta il nuovo sistema per il bollo auto: una tassa legata alla potenza del motore, alla classe ecologica, ma, soprattutto, ai chilometri percorsi.
A cura di Danilo Massa
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In Italia, come già precisato in queste pagine, il bollo auto, alias "tassa di possesso", alias "tassa di circolazione" (molteplice è la dicitura), è soggetta a diverse variabili che ne condizionano l'importo: regione di immatricolazione, potenza del motore, tipologia del veicolo, presenza di impianti a basso consumo. L'obiettivo ufficiale è accrescere il peso economico dell'auto per disincentivare la proprietà di più vetture in capo ad un solo nucleo economico.

Tale è il fine di questo particolare prelievo fiscale, che va poi ad incorciarsi con altre politiche. La maggiore esosità del bollo delle auto potenti, infatti, è un deterrente all'uso di vetture inquinanti, ma determina anche una sorta di gradualità fiscale sul reddito. Insomma, la tassa di possesso dovrebbe essere l'espressione anche di politiche ecologiche e sociali.

Troppo, anche perché non sempre vi è un rapporto diretto tra potenza del motore e reddito. E, soprattutto, non vi è soluzione di continuità tra l'obiettivo ecologico e quello sociale. E' molto più facile, ad esempio, che un miliardario guidi una Euro 6, piuttosto che una Euro 2. Viceversa per il precario.

Bizantinismi che magari finiscono per produrre tasse troppo costose per proprietari che girano in tram. Gli olandesi hanno così optato per una nuova soluzione: hanno deciso di legare il costo del bollo ai chilometri effettivi percorsi dalla vettura. Un sistema complesso che calcolerebbe l'esborso in base alle rivelazioni del GPS.

Il nuovo metodo di calcolo entrerà in vigore a partire dal 2012, prelevando 3 centesimi di euro a chilometro per il primo anno, con una crescita progressiva fino al 2018. In compenso, gli olandesi non dovranno più pagare le tasse di acquisto, che attualmente incidono sul prezzo della vettura per il 25% del totale.

La tassa sarà comunque legata alle variabili tradizionali di potenza del motore e classe ecologica, ma sarà in tal modo più vicina al concetto di tassa sul consumo effettivo. Disincentivando, stavolta davvero, l'uso dell'auto.

Danilo M.

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