Camilleri, AD Ferrari: “È la miglior stagione dal 2008, ora puntiamo al titolo costruttori”
Lo aveva già detto il team principal Maurizio Arrivabene, lo ha ribadito l'amministratore delegato della Ferrari, Louis Camilleri: l'obiettivo della Ferrari in queste ultime due gare del mondiale 2018 è quello di mettere le mani sul titolo costruttori. Una missione complicata, ma non impossibile visto che la Mercedes, nonostante sia distante 55 punti, è apparsa in difficoltà nelle ultime gare mentre la Rossa, dopo un periodo complicato, sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori.
Obiettivo costruttori per la Ferrari
Dopo aver visto sfumare il mondiale piloti, vinto da Lewis Hamilton per la quinta volta in carriera, il Cavallino è deciso a non lasciare andare anche quello riservato ai costruttori cercando così di salvare il record che gli appartiene: l'unica scuderia nella storia della Formula 1 a vincere il titolo dedicato ai team per 5 stagioni di fila è stata proprio la Ferrari nel'epoca d'oro di Michael Schumacher e se le Frecce d'argento dovessero riuscirci eguaglierebbero questo primato. Un dato puramente statistico, ma che dalle parti di Maranello tengono molto in considerazione come confermato anche dall'AD Louis Camilleri che ha sottolineato comunque i progressi compiuti dalla scuderia italiana.
Il 2018 per la Ferrari in Formula 1 è stato un anno sfortunato: la stagione non è finita e faremo il massimo fino alla fine, ma è stata in ogni caso la migliore dal 2008 – ha detto in un conference call con gli analisti -. La scuderia darà tutto per conquistare il mondiale costruttori nelle ultime due gare e nel 2019 faremo di tutto per vincere: sarà una stagione migliore. Liberty Media e il budget cap? Siamo vicini sugli aspetti tecnici, meno su quelli politici. Tutti cerchiamo il taglio dei costi, ma il diavolo è nei dettagli.
Camilleri dunque, pur rimanendo concentrato sul finale di 2018, volge già lo sguardo al futuro, a quel 2019 che dovrà essere l'anno delle rivincita per la Ferrari: il gap dalla Mercedes, dominatrice nell'era ibrida della Formula 1, sembra ormai essere stato colmato tanto da consentire a Sebastian Vettel di giocarsi il mondiale ad armi pari con Lewis Hamilton per gran parte della stagione. Il prossimo anno, evitando gli errori che hanno caratterizzato il 2018, potrebbe essere finalmente quello giusto per rivedere un pilota del Cavallino laurearsi campione del mondo.