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Caso Fenati, il precedente di Canepa: l’ex MotoGp fu assolto

Nel 2013, in un test al Mugello, l’incidente con Davide Cappato. Per il campione del mondo Endurance non ci sono state ripercussioni né sportive né penali.
A cura di Valeria Aiello
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L'incidente del 2013 al Mugello
L'incidente del 2013 al Mugello

Nel 2013, in un test a porte aperte al Mugello, Niccolò Canepa era stato coinvolto in un incidente con un pilota amatoriale, causandone la caduta. L’uomo, Davide Cappato, si ruppe la clavicola, rischiando di essere travolto da una moto che sopraggiungeva.

Il precedente di Canepa

L’accaduto ebbe un forte eco sui media e il video delle telecamere a circuito chiuso finì in rete, suscitando pesanti critiche sui social. Canepa venne citato in giudizio per lesioni colpose, un procedimento che nel settembre 2016 si è concluso con l’assoluzione del pilota. Canepa era tacciato di aver premuto il freno, causando il ribaltamento di Cappato, un’accusa da cui il campione genovese si è sempre discolpato, sostenendo di aver colpito il braccio dell’altro pilota, unicamente per allontanarlo, e non per toccare il freno dell'altra moto.

L'episodio non ha avuto ripercussioni né sportive né penali per l’ex pilota del Motomondiale ma è tornato a fare rumore dopo che domenica scorsa, nel corso della gara Moto2 a Misano, Romano Fenati ha tirato la leva del freno della moto di Stefano Manzi. Diversamente dal pilota marchigiano, Canepa non venne sospeso né dal proprio team, né Federazione motociclistica, ma è stato assolto dai magistrati. "Sono stato assolto. Fortunatamente la giustizia mi ha dato ragione, è finito tutto e ora posso smettere di pensarci e non tirare più fuori questa faccenda" le parole di Canepa a Il Fatto Quotidiano.

"Ero stato condannato dal popolo di Facebook ancora prima di potermi difendere, ma il fatto che la giustizia mi abbia dato ragione è la cosa che mi rende più felice. È stato un brutto episodio della mia vita che voglio lasciarmi definitivamente alle spalle. La mia carriera non ne ha risentito, ma mi è dispiaciuto subire tutti quegli attacchi e passare momenti così difficili, anche perché io non ho mai fatto male a nessuno in vita mia“.

L'ex pilota Ducati in MotoGp poi passato alla Superbike, è impegnato nel mondiale Endurance a tempo pieno dove si è laureato campione del mondo 2017, vincendo anche la 8 Ore di Suzuka e la Bol d'Or, diventando il primo italiano a riuscirci. Continua invece a far discutere il gesto di Fenati, sentito oggi in Tribunale federale a Roma. La Federazione motociclistica italiana (FMI) deciderà i termini temporali della sospensione di Fenati dalle attività sportive, mentre si dovrà ancora attendere per una decisione della Federazione Internazionale (FIM) che lo ascolterà in Svizzera la prossima settimana.

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