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Cos’è, quanto, dove e come si paga il bollo auto: guida alla tassa automobilistica

Tutto ciò che c’è da sapere sulla tassa annuale obbligatoria per i proprietari di veicoli a motore.
A cura di Michele Mazzeo
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Bollo Auto

Che lo si voglia chiamare bollo auto o tassa automobilista chiunque sia in possesso di un’auto o una moto ogni anno dovrà fare i conti con il “temutissimo” tributo. In questa breve guida abbiamo cercato di mettere insieme tutto ciò che c’è da sapere su questo appuntamento annuale obbligatorio per tanti italiani.

Che cos’è il bollo auto

Il cosiddetto bollo auto (ufficialmente tassa automobilistica) è una tassa regionale annuale che deve pagare chiunque possieda un’auto o una moto con cilindrata superiore ai 125 kw. L’importo varia a seconda della potenza e della classe ambientale dell’auto o della moto, ma anche in base alla regione di residenza del proprietario. Dal 1999 non è più necessario esporre il bollo sul parabrezza o esibirlo davanti alle forze dell’ordine (ma si consiglia di conservare la ricevuta del pagamento per almeno tre anni).

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Quando e quanto si paga il bollo auto

Il primo bollo successivo alla prima immatricolazione del veicolo va pagato entro la fine del mese in cui questo è stato acquistato e registrato, ma se l’acquisto è stato fatto negli ultimi 10 giorni del mese la scadenza slitta al mese successivo. La tassa automobilistica va pagata di anno in anno e sempre entro il mese successivo alla sua scadenza (se scade a gennaio andrà pagata entro il 28 febbraio). Per conoscere l’esatto importo da pagare basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate, inserire la categoria e la targa del veicolo di proprietà e attendere che il sistema calcoli l’esatto importo dovuto per la tassa automobilistica.

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Il superbollo

Ci sono poi categorie di veicoli che sono soggette ad una tassa più onerosa, ufficialmente chiamata addizionale erariale sulle tasse automobilistiche ma comunemente conosciuta con il nome di superbollo. Innanzitutto, vale il principio che maggiore sarà l’inquinamento prodotto dal veicolo maggiore sarà l’importo da versare. Stesso discorso vale per la potenza del motore tant’è che la legge prevede che si devono pagare 10 euro in più per veicoli, adibiti al trasporto di cose o persone, superiore ai 185 cavalli. Superata tale soglia si devono pagare 20 euro per ogni cavallo in eccesso. L’importo del superbollo col passare del tempo si riduce: dopo 5 anni, scende al 60% dell’importo originario, dopo 10 al 30% e dopo 15 al 15%. Dopo 20 anni non viene più preso in considerazione.

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Come si paga il bollo auto

Esistono tante modalità diverse per pagare il bollo auto. Per effettuare il pagamento dell’importo dovuto basta recarsi in un’agenzia ACI o di pratiche automobilistiche, in posta o anche nelle tabaccherie con ricevitoria, comunicare la targa del veicolo e (ovviamente) pagare. In alcune regioni lo si può fare anche online andando sul sito dell’ACI tramite il servizio BolloNET ma in questo caso sono spesso previste commissioni. Qualora i precedenti bolli non sono stati pagati si consiglia di rivolgersi all’ACI o ad un’agenzia specializzata in pratiche auto.

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Le sanzioni in caso di mancato pagamento o ritardi

Se non si è effettuato il pagamento della tassa entro la sua scadenza sono previste delle multe che variano in base al tempo trascorso dall’ultima data utile per il pagamento. Ma prima che queste arrivino si può comunque pagare in ritardo con delle maggiorazioni: entro i 30 giorni di ritardo si paga il 2,5% di multa sull’importo del bollo oltre agli interessi giornalieri con tasso del 3%. Tra i 30 giorni e i 12 mesi interessi e sanzione del 3%. Oltre l’anno di ritardo, invece, la multa è del 30% con gli interessi al 1,3% calcolati sul semestre. Quindi conviene sempre accedere al ravvedimento operoso anziché aspettare la multa della Regione. Inoltre, vale la pena ricordare che quando anche questa non venisse pagata, si riceverà una cartella esattoriale con dei termini per il pagamento, trascorsi i quali si rischia anche il fermo amministrativo del veicolo.

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Chi è esentato dal pagare il bollo auto

Tutti i veicoli, auto e moto, risultano esenti dal pagamento del bollo passati 30 anni dalla prima immatricolazione (qualora vogliano circolare su suolo pubblico devono però pagare la tassa di circolazione che varia di regione in regione ma che comunque di norma non supera i 30 €) . Ma ci sono alcune categorie di automobilisti che sono esentate in tutto o in parte dal pagamento del bollo anche prima. Ecco quali sono:

Invalidi

Gli invalidi con ridotte limitazioni permanenti della capacità motoria, intestatari di un veicolo adattato a livello meccanico alle loro esigenze, la cui disabilità è stata riconosciuta in modo permanente dalla Commissione Medica Pubblica, hanno diritto all'esenzione del bollo auto. Ciò è dovuto solo se il veicolo è di cilindrata inferiore a 2.000 cm³ (benzina) o a 2.800 cm³ (diesel) ed è intestato, come detto, al conducente disabile oppure al soggetto che ha la persona disabile fiscalmente a carico (se il disabile ha un reddito annuo lordo non superiore a 2.840,51 euro).

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Proprietari di auto storiche

Da qualche anno anche i proprietari di auto storiche che abbiano già compiuto il ventesimo anno dalla loro costruzione devono pagare la tassa automobilistica. Infatti, l'esenzione è stata portata al 30° anno come per tutti gli altri veicoli. Per auto storica (da non confondere con auto d’epoca) si intende un veicolo di interesse storico e collezionistico iscritto in uno dei registri ASI, Fiat, Alfa Romeo, Lancia e FMI con tanto di certificazione della data di costruzione e delle caratteristiche tecniche. A differenza di quanto avviene con le auto d’epoca, le auto (o moto) storiche restano iscritti al PRA e possono circolare liberamente su strada se in possesso di sistemi, dispositivi, componenti efficienti e conformi alle leggi in materia (in questo caso devono però pagare la tassa di circolazione).

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Proprietari di auto ecologiche

I proprietari di veicoli con alimentazione elettrica, gpl, metano o ibrida godono di varie agevolazioni in termini di bollo auto. Chi possiede una vettura elettrica è esente dal pagamento della tassa per i primi 5 anni a partire dalla data di prima immatricolazione, successivamente paga invece un importo pari a 1/4 del totale. Chi possiede un veicolo gpl o metano paga 1/4 della tassa di possesso prevista per gli stessi mezzi a benzina fin dalla prima immatricolazione. Chi possiede un’auto ibrida può usufruire di alcuni sconti in base alla propria regione di residenza (ma non tutte li prevedono).

Ricarica auto elettrica

Proprietari di auto per trasporto specifico

Sono esenti dal bollo le vetture intestate alle Onlus, le ambulanze e tutti quei veicoli adibiti al trasporto specifico di persone in determinate condizioni o al trasporto di organi e sangue.

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