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Dakar 2018, Day 3: nelle auto comanda Peterhansel, Sunderland in vetta nelle moto

La terza tappa viene vinta da Nasser Al-Attiyah su Toyota, ma a salire in testa alla classifica generale è il francese della Peugeot. Nelle moto riscossa Sunderland che approfitta dell’errore di Barreda e si riporta in vetta.
A cura di Matteo Vana
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Stephane Peterhansel - Getty images
Stephane Peterhansel – Getty images

Un duello ruota a ruota, come non si vedeva da qualche tempo: dopo la tripletta calata dalla Peugeot si attendeva una risposta della Toyota che non si è fatta attendere: nella terza tappa, infatti, la vittoria è andata a Nasser Al-Attiyah, vincitore dell'appuntamento inaugurale.

Al-Attiyah vince ancora, Peterhansel al comando della generale

Il pilota saudita è riuscito a chiudere davanti a tutti la tappa che da Pisco portava a San Juan de Marcona per un totale di 504 chilometri. Al-Attiyah ha preso il comando della corsa al WP2 passando in un colpo solo Stéphane Peterhansel e Carlos Sainz, che sino a quel momento avevano dominato la corsa con le loro Peugeot; da quel momento in poi, ha iniziato a prendere il largo, costringendo Peterhansel ad accontentarsi della seconda posizione che però gli è valsa la testa della classifica generale. Terzo proprio Sainz che è riuscito a mettersi dietro Depres, adesso secondo in classifica. Brutta avventura, invece, per Nani Roma che a pochi metri dal traguardo si è cappottato con la Mini. Il pilota catalano è stato trasportato in elicottero all'aeroporto di Ica, dove è stato trasferito in aereo alla clinica anglo-americana di Lima con un trauma cranico e cervicale.

Seconda vittoria per Sunderland che torna in testa

Se nelle auto a vincere è stato colui che aveva colto il successo nella tappa inaugurale, la stessa cosa si è ripetuta anche nelle moto con la differenza che Sunderland è riuscito ad issarsi anche in vetta alla classifica generale. Il campione della scorsa edizione si è aggiudicato la frazione tra Pisco e San Juan de Marcona, in Perù, ma deve ringraziare soprattutto il suo avversario Barreda, capace di perdersi nel deserto pagando quasi mezzora di ritardo. Sul podio con Sunderland salgono l'argentino della Honda Kevin Benavides e l'australiano della KTM Toby Price. Migliore degli italiani è ancora una volta Botturi, 20° a 16’38” da Sunderland. Il pilota tricolore ha fatto una tappa regolare guidando in gruppo con Laia Sanz e Juan Pedrero. Stava facendo una bella tappa anche Jacopo Cerutti, quando verso la fine ha fatto un errore di navigazione che gli ha fatto perdere minuti prezioso.

Sam Sunderland - Getty Images
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