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Dakar 2019, si riparte dal Perù: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla corsa nel deserto

Aprirà ufficialmente i battenti il 6 gennaio a Lima, in Perù, la corsa nel deserto più famosa del mondo: un percorso di 5.541 km, di cui ben 2.889 di prove speciali suddivise in 10 tappe,sul quale si sfideranno 334 veicoli. Tra le auto il grande favorito è Carlos Sainz, vincitore l’anno scorso mentre nelle moto è sfida tra i due alfieri KTM Sam Sunderland e Toby Price.
A cura di Matteo Vana
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Un'immagine della Dakar 2018 - Getty images
Un'immagine della Dakar 2018 – Getty images

Fango, sabbia e imprevisti: sono questi gli ingredienti della Dakar, una delle corse più famose del mondo, capace di mantenere inalterato il proprio fascino nonostante lo scorrere del tempo. Non si corre più in Africa, ma la manifestazione è ancora una delle più seguite al mondo; quest'anno, per la prima volta nella sua storia, si correrà in una sola nazione, il Perù, dopo che gli altri paesi sudamericani coinvolti in precedenza – Argentina, Bolivia e Cile – hanno alzato bandiera bianca per motivi geo-politici. La partenza è prevista per il 6 gennaio, a Lima, con gli equipaggi che concluderanno il proprio percorso nella capitale peruviana il 17 gennaio.

Più di 5.500 km nel deserto peruviano

L'edizione numero 41 della Dakar, dunque, si correrà lungo un percorso di 5.541 km, di cui ben 2.889 di prove speciali, suddivise in 10 tappe; il fondo è per oltre due terzi sabbioso, e riporta così la scena su un terreno molto simile a quello della Dakar originale. Le categorie sono cinque: auto, moto, quad, camion e side-by-side con 334 veicoli, di cui 167 sono moto o quad. Ben 135 i debuttanti che si cimenteranno alla guida di 97 mezzi; tra di loro anche 17 donne che rappresentano un record assoluto per la manifestazione, anche come percentuale rispetto al totale dei partecipanti. Le nazionalità rappresentate sono 61, con una maggiore presenza di francesi, spagnoli e olandesi.

Il programma della Dakar 2019 - Getty images
Il programma della Dakar 2019 – Getty images

Sainz favorito nelle auto, KTM a caccia del 18° sigillo nelle moto

La Dakar 2019 potrà contare sul classico formato che tanto prestigio le ha regalato nel corso degli anni, ma anche su qualche interessante novità come la classifica secondaria per chi si ritira nelle prime tappe; a tutti questi sarà concesso di rientrare in gara dopo il giorno di riposo, facendo punti per una classifica separata. Tra le novità degne di nota ci saranno due tappe "Marathon" nelle quali non sarà possibile ricevere assistenza da parte dei meccanici: la 4 e la 5. La partenza avviene in modalità scaglionata ma nelle tappe 5 e 9 sarà previsto lo scenografico "mass start". Grande favorito nelle auto è Carlos Sainz, vincitore della scorsa edizione, e pronto a bissare: ad impedirglielo ci saranno "Mister Dakar" Stephane Peterhansel, capace di vincere ben 13 volte (5 volte in moto e le restanti in auto) e il francese Cyril Despres (il migliore in ben 5 occasioni in moto), desideroso di centrare il bersaglio grosso. Un trio da 20 Dakar in bacheca. Tra le moto, invece, i nomi sono quelli dei due alfieri della KTM Sam Sunderland e Toby Price, dello spagnolo Juan Barredasu Honda e del francese Adrien Van Beveren su Yamaha con la casa austriaca che punta a centrare il proprio 18° sigillo. Tra i partecipanti anche due personaggi speciali come il peruviano Lucas Barron, primo concorrente con sindrome di Down a partecipare a una delle gare più difficili del mondo, e l'italiano Nicola Dutto, primo pilota di moto paraplegico a prendere parte a questa corsa.

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