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Di padre in figlio, Keke e Nico Rosberg girano in pista a Monaco con le loro F1 iridate

I due piloti, campioni del mondo rispettivamente nel 1982 e nel 2016, sono scesi in pista per qualche giro di pista al volante delle vetture che gli hanno permesso di vincere il titolo; Keke ha deliziato il pubblico guidando la Williams FW07C del 1982 mentre Nico si è esibito con la Mercedes W07.
A cura di Matteo Vana
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Formula 1, velocità e titolo di campioni del mondo: elementi che rappresentano la normalità, una tradizione di famiglia a casa Rosberg. Era il 1982 quando Keke diventò campione del mondo con la Williams mentre nel 2016 fu il figlio, Nico, con la Mercedes, a salire sul tetto del mondo battendo il compagno  di squadra Lewis Hamilton prima di annunciare il ritiro dal mondo delle corse.

Nico e Keke Rosberg in pista a Monaco con le monoposto iridate - LaPresse
Nico e Keke Rosberg in pista a Monaco con le monoposto iridate – LaPresse

I due campioni del mondo per le strade del Principato

Proprio per celebrare l'evento – quasi nel GP di casa visto che entrambi risiedono nel Principato – i vertici della Formula 1 hanno deciso di far girare padre e figlio sulle pista di Monaco subito dopo la prima sessione di prove libere mandandoli in pista rispettivamente con la Williams FW07C del 1982 e con la Mercedes W07 del 2016, le auto grazie alle quali sono riusciti a laurearsi campioni del mondo. Una bella iniziativa quella dagli organizzatori che ha consentito a Keke di tornare al volante della sua monoposto ad 8 anni di distanza dall'ultima apparizione nel GP del Bahrain 2010 e a Nico di assaggiare di nuovo la vettura che lo ha consacrato nell'Olimpo della Formula 1.

Una rapporto di amore e odio quello della famiglia Rosberg con il Principato di Monaco: entrambi residenti a Monte Carlo, non sono riusciti a vincere sulle stradine del circuito più famoso del mondo nell'anno in cui diventarono campioni del mondo. Nel 1982, infatti, andò in scena una delle edizioni più rocambolesche di sempre, quella che portò alla vittoria di Riccardo Patrese su Brabham con il finlandese che fu costretto al ritiro a 15 giri dalla fine dopo una collisione con la Tyrrell di Michele Alboreto. Un destino non troppo diverso da quello riservato al figlio Nico che non fu costretto al ritiro, ma chiuse solamente settimo dopo aver riportato tre vittorie consecutive tra il 2013 e il 2015.

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