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Dietrofront del Senato: abolito l’obbligo dei pneumatici invernali

Niente più catene da neve appese al chiodo, la commissione Bilancio del Senato dice no all’utilizzo esclusivo delle gomme invernali in virtù delle conseguenze che questa manovra avrebbe portato nei confronti degli italiani. Restano comunque in vigore fino al 15 aprile le ordinanze locali.
A cura di Luigi Ruggiero
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Legge di Stabilità

L'italia dice addio all'obbligo di pneumatici invernali da anteporre all'utilizzo delle tanto apprezzate catene da neve. La commissione Bilancio del Senato ha infatti eliminato definitivamente dalla Legge di Stabilità l'increscioso emendamento che imponeva all'automobilista l'uso esclusivo di pneumatici termici al di fuori dei centri abitati nelle zone segnalate dalle autorità. Nello specifico, dopo gli ultimi sviluppi, la scelta dell'utilizzo o meno del cosiddetto "Strumento di prevenzione" sarebbe ricaduta sull'ente proprietario o concessionario della strada, il quale non potendo garantire adeguate condizioni di sicurezza in casi speciali avrebbe vietato le catene da neve in favore dei soli pneumatici invernali.

Inutile dire che l'ipotesi aveva fin da subito scatenato numerosi dibattiti, trovando in prima linea il dissenso dell'Asaps, la quale non aveva mancato di ricordare che le stesse gomme invernali sono considerate dall'articolo 6 del Codice della Strada come alternativa all'uso di mezzi antisdrucciolevoli (catene da neve). Stesso discorso vale anche per Assogomma, l'associazione che rappresenta i maggiori produttori di pneumatici, che pur approvando le manovre di prevenzione non vedeva di buon occhio le potenziali conseguenze che sarebbero susseguite all'approvazione della legge.

"Ringrazio il Governo per aver mantenuto l'impegno che aveva assunto alla Camera accogliendo un mio ordine del giorno. Avevo posto come punto irrinunciabile la modifica di quella norma che per milioni di automobilisti sarebbe stata una spesa ingiusta, inessenziale e insopportabile. In altre parole ci saremmo trovati nei prossimi giorni di fronte ad una sorta di seconda Imu".

Ha dichiarato Michele Meta, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, sottolineando come questa manovra avrebbe danneggiato ulteriormente le tasche degli italiani in un momento già difficile vista la crisi che il Paese sta attraversando. Da ricordare comunque che, nonostante la marcia indietro del Parlamento, dal 15 novembre al prossimo 15 aprile restano comunque in vigore le ordinanze locali che dettano l'uso di pneumatici invernali o catene di neve a bordo nei tratti stradali segnalati dalle autorità. L'abrogazione della norma non smorza infatti il lavoro svolto ai fini di garantire la sicurezza degli automobilisti, confermando le oltre 200 ordinanze che interessano l'intero Paese, ragione per regione. Si dice invece soddisfatta l'Asaps, che attraverso il Presidente Giordano Biserni fa sapere:

"Fa piacere che ogni tanto anche in Parlamento ci si rende conto di un errore. Quella assurda norma, che è vissuta appena pochi giorni, aveva ingenerato solo confusione e perplessità fra gli automobilisti e fra le stesse forze di polizia che si sarebbero trovate di fronte ad una frastagliata carta geografica con strade in uso esclusivo alle gomme da neve e altre no".

Nei giorni scorsi si era più volte offerta consulenza gratuita per far ricorso al giudice di pace. Il pericolo "Spese extra" sembra dunque esser stato scongiurato per gli italiani, un sospiro di sollievo sopratutto per chi per lavoro o per altro è costantemente costretto a numerosi spostamenti fuori porta. Ad ogni modo, la stessa Autostrade per l'Italia si era fin da subito detta contraria ad avvalersi di tale facoltà decisionale in virtù di studi che dimostrano la scarsa attitudine delle autovetture (salvo quelle di grossa cilindrata) nel provocare problemi alla circolazione in caso di eventi nevosi eccezionali.

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