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Ducati, Dall’Igna: “Stoner non corre perché non regge una gara”

A chiarire i motivi che hanno portato a scegliere Pirro al posto di Petrucci piuttosto che a un ritorno dell’asso australiano in gara è il direttore generale di Ducati corse: “Erano sei mesi che Casey non saliva in moto. Ha avuto dei problemi fisici, gli manca ancora forza”.
A cura di Valeria Aiello
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Gigi Dall'Igna insieme Casey Stoner / Getty
Gigi Dall'Igna insieme Casey Stoner / Getty

Il rientro di Danilo Petrucci in Qatar ad appena un mese dall’operazione alla mano destra fratturata nella caduta nei test di Phillip Island è stato un azzardo che il ternano del team Pramac ha pagato a caro prezzo, costretto al forfait dopo il distaccamento di un frammento osseo del terzo metacarpo evidenziato al termine del terzo turno di libere del GP del Qatar. Rientrato in Italia, Petrux è stato sottoposto a un secondo intervento chirurgico dopo quello già affrontato in Australia, che lo costringerà a saltare la trasferta MotoGP in America, tra Argentina e Texas, proprio i due GP per i quali Casey Stoner si era fatto avanti nella passata stagione, chiedendo di correre in sella alla Honda lasciata libera da Dani Pedrosa. Un caso che aveva alimentato le indiscrezioni di un rientro in gara dell’asso australiano, rafforzato da una dichiarazione dello stesso Petrucci che, se avesse dovuto scegliere, avrebbe voluto che Stoner corresse al suo posto. Una richiesta che Casey non ha però assecondato, escludendo il suo ritorno in un weekend di gara. A sostituire Petrucci sulla GP15 del team Pramac sarà il collaudatore Ducati, Michele Pirro, mentre il team Ducati arriverà in Argentina con il vantaggio dei due giorni di test con Stoner in Qatar, all’indomani della gara di Losail.

Io di giorni ne considero solo uno, lunedì ha fatto solo tre giri con la Desmosedici (versione 2016, ndr) senza la pioggia – ha precisato il direttore generale di Ducati corse Gigi Dall’Igna in un’intervista a Gazzetta dello Sport– Era sorridente, in Ducati c’è un bel clima”.

Nei collaudi con la nuova Desmosedici GP, Stoner ha trovato sostanziali differenze rispetto alla GP15 che aveva provato nei primi test in Malesia, parlando di un telaio “più morbido e più tollerante” tra i principali cambiamenti della nuova moto. Non era stata però la preoccupazione di un rientro in sella alla “vecchia” GP15 a far spostare l’ago della bilancia verso il “no”.

Fisicamente ora non è proprio in grado di affrontare una gara – ha spiegato l’ingegnere di Thiene – E quindi neanche sue consecutive. Ha ricominciato a girare su una MotoGP soltanto in Malesia ed erano sei mesi che non saliva in moto”.

Uno stop quello di Casey dovuto dal clamoroso incidente alla 8 Ore di Suzuka dello scorso 8 luglio in cui aveva rimediato la frattura di tibia e scapola per un guasto all’acceleratore della sua Honda. I suoi guai fisici erano poi continuati anche dopo l’estate, quando in un allenamento in bici, Casey si era sentito male ed era finito di nuovo in ospedale per un problema ai reni.

Gli manca ancora forza – aggiunge Dall’Igna – non aveva affatto senso farlo correre. Siamo arrivati al punto che non era il caso di affrontare una gara. Non siamo neppure arrivati al tema Desmosedici GP/GP15”

Casey è un collaudatore e a me interessa che faccia le prove delle nuove componenti. Da metà stagione vedremo – ha concluso Dall’Igna, scansando l’ipotesi di una sua wild card in Austria piuttosto che in Australia.

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