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Ducati, Domenicali: “Stoner? Lontano dall’idea di rimettersi in gioco”

Il numero uno della casa bolognese sulla visita dell’asso australiano a Borgo Panigale: “Che effetto sentirgli dire ‘noi’. Per ora non correrà, non è nostri piani e neppure nei suoi”.
A cura di Valeria Aiello
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Casey Stoner
Casey Stoner

Negli ultimi giorni a Borgo Panigale si è rivisto Casey Stoner, in visita alla factory bolognese per un incontro con i vertici Ducati e le ultime considerazioni insieme agli ingegneri al lavoro sulla nuova Desmosedici GP in vista del primo test in pista, programmato per il 30 e 31 gennaio sul circuito di Sepang. Stoner, che ha vinto un titolo mondiale con Ducati nel 2007, per poi passare in Honda con cui ha colto il secondo alloro iridato in carriera e ritirarsi dalla MotoGP, negli ultimi anni aveva svolto il ruolo di collaudatore per HRC, ma il suo impegno con la casa giapponese si concluderà il prossimo 31 dicembre. Quindi il ritorno in Ducati, come collaudatore e testimonial della casa bolognese che però, almeno per il momento, ha escluso un suo impegno in gara, nonostante siano in molti a credere che una probabile wild card, magari nella ‘sua’ Phillip Island, sia qualcosa in più di un’ipotesi azzardata. A parlare della visita del due volte iridato a Borgo Panigale è stato l’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, in un’intervista concessa a Gazzetta dello Sport in cui ha raccontato l’effetto di ritrovarsi Stoner in Ducati dopo tanti anni.

È stato strano, glielo ho scritto dopo che è partito – dice Claudio Domenicali – Perché è sembrato un tempo brevissimo da quando è andato via, abbiamo passato una giornata a vedere progetti nuovi e lui parlava di Ducati, dicendo ‘noi’.

Stoner se ne andò per il colpa mia? Di cose se ne dicono… – replica Domenicali che ricorda – Negli anni in cui Casey ha corso con noi ci sono stati momenti difficili come in ogni famiglia, ma non ci siamo mai dimenticati di cosa ha rappresentato per Ducati”.

Domenicali ha visto un ‘nuovo’ Stoner, maturato dalle vicissitudini in Honda che lo avrebbero visto in secondo piano rispetto a Marc Marquez, forse scottato ma certamente interessato a mettere a frutto la sua straordinaria esperienza da collaudatore sulla nuova creatura per cui Gigi Dall’Igna mantiene un “riservato” silenzio.

Casey ha fatto esperienze diverse, l’ho trovato molto maturato – ha aggiunto Domenicali – E forse anche lui ha fatto riflessioni su opinioni che aveva espresso, riconsiderandole”.

L’ho trovato molto interessato, concentrato, dedicato. Vuole mettere a frutto le proprie conoscenze e sensibilità per far sì che i due Andrea abbiano la moto migliore in assoluto. Ma è molto interessato anche a quelle che stiamo sviluppando”.

Lo rivedremo in gara? Le cose per ora tra noi sono chiare, non è nei nostri piani e neppure nei suoi. È sereno e tranquillo, lontano dall’idea di rimettersi in gioco”.

Tra poco più di un mese la Desmosedici GP-X sarà in pista, prima a disposizione di Stoner nella due giorni di test privati, il 30 e 31 gennaio.Poi sarà la volta dei due Andrea per i primi test ufficiali, in calendario dal 1 al 3 febbraio 2016, sempre sul circuito di Sepang.

C’è una certa tensione – ha ammesso Domenicali – la moto ha tanti componenti diversi dal basamento del motore in su. La situazione è più avanzata rispetto a un anno fa, ma ci sono tante novità. È un misto di tensione-preoccupazione e serenità”. E Dall’Igna? “Gigi mantiene un riservato silenzio, non è un chiacchierone. Lavora sodo e fa lavorare i suoi. Ovviamente le nostre aspettative sono alte”.

Obiettivi per il 2016? Bisognerà vincere almeno due gare. Quest’anno siamo arrivati vicinissimi, facendo gare molto belle, ma la competizione è fortissima. Il campionato è di altissimo livello, ma gli obiettivi non cambiano: dobbiamo migliorarci”.

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