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Ecclestone confessa: “La Ferrari? L’abbiamo sempre aiutata a vincere”

L’ex boss della Formula 1 rivela: “I team sono importanti per la Formula 1, ma la Ferrari lo è di più; una stagione vinta dalla Rossa ha più valore di una stagione vinta da altri e per questo sono state fatte molte cose che hanno aiutato Maranello a vincere”.
A cura di Matteo Vana
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Bernie Ecclestone - Getty images
Bernie Ecclestone – Getty images

La lotta tra Mercedes e Ferrari si avvia alla conclusione: il mondiale 2017 è pronto ad andare in archivio con il Gran Premio del Messico che rappresenta la seconda occasione della stagione per Lewis Hamilton di chiudere il discorso mondiale. Al britannico, infatti, basterà un 5° posto – nel caso in cui Vettel dovesse riuscire a vincere – per laurearsi campione del mondo vanificando così la rincorsa della Rossa.

Le rivelazioni di Mister E

Una stagione, quella 2017, che ha visto il Cavallino tornare a competere dopo un anno disastroso, chiuso con zero vittorie e tanti rimpianti. Per Bernie Ecclestone, ormai ex padre padrone della Formula 1, la rinascita Ferrari è un bene non solo per la spettacolarità del campionato, ma per tutto il circus; il manager britannico, però, ammette che la scuderia di Maranello, in passato, ha ricevuto anche degli aiuti proprio per mantenere la propria competitività.

La Formula 1 è la Ferrari, la Ferrari è la Formula 1 – confessa in una intervista a Repubblica -. Aiutare la Ferrari è sempre stata la cosa più intelligente da fare ed è sempre stato fatto attraverso i regolamenti tecnici. I team sono importanti per la Formula 1, ma la Ferrari lo è di più; per questo negli anni sono state fatte molte cose che hanno aiutato Maranello a vincere. Noi tutti volevamo che vincesse: una stagione vinta dalla Rossa ha più valore di una stagione vinta da altri. Anche i team hanno interesse a sfidare una Ferrari competitiva: un conto è vincere contro la Sauber, un conto è farlo contro un'auto rossa col Cavallino.

Ferrari condannata da due errori

Parole che non possono certo passare inosservate quelle di Bernie Ecclestone che ammette come, secondo lui, la Ferrari sia sempre stata aiutata a vincere sfruttando i regolamenti tecnici. L'ultima stagione, però, ha dimostrato che è ancora la Mercedes la squadra da battere: il titolo costruttori è già saldamente nelle mani della casa di Brackley mentre quello piloti sta per essere ipotecato da Lewis Hamilton. Secondo Ecclestone, però, quest'anno la Rossa era a livello dei rivali, beffata solo dai problemi avuti in Malesia e Giappone: "È stata sfortunata. Ha pagato a caro prezzo due errori degli ingegneri. A Singapore ha fatto quello che doveva. Il problema è stata la partenza straordinaria di Raikkonen, che ha tolto spazio di manovra a Verstappen. È quello che si chiama incidente. Non è colpa di nessuno. I guasti in Malesia e in Giappone invece sono errori umani. La Ferrari paga quelli" ha concluso. E il futuro? Secondo mister E sarà ancora dominato dalla Mercedes: "Ha le risorse per fare quello che vuole. Quest'anno se ne avessero avuto bisogno avrebbero potuto trovare molta più prestazione in qualunque momento" è il suo pensiero.

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