Ecclestone: “La Formula 1 non è in crisi”
La Formula 1 non sta vivendo uno dei suoi migliori periodi. L'addio ufficiale della Marussia e i problemi della Caterham ne sono la prova, ma non solo. Molti ne sono consapevoli e cercano di aprire delle discussioni per cercare soluzioni, altri pensano che siano solo degli incidenti di percorso. Bernie Ecclestone, boss della Formula 1, ieri ha tenuto un incontro con tutti i rappresentanti dei team per provare a tirare le fila. Dopo due ore e mezza e un nulla di fatto finale, Ecclestone ha assicurato che in settimana affronterà personalmente la questione con la Cvc. In settimana si era parlato di un sussidio di 100 milioni di sterline per le scuderie minori ma Bernie ha smentito fermamente: "Non possiamo farlo. L’unico modo per cui si può fare è che gli altri team accettino di dividere i loro soldi. Le squadre prendono quasi un miliardo, quindi forse possono contribuire con qualche sterlina tra di loro". Ecclestone non è d'accordo con chi parla di una crisi economica della Formula 1: "La gente dice che la Formula 1 è in crisi, è una cosa che non ha assolutamente senso. Abbiamo un paio di team in crisi […] La gente va e viene".
Il boss del circus non ha preso bene l'iniziativa di raccolta fondi sul web della Caterham e l'ha commentata con parole molto pesanti: "In Formula 1 non vogliamo gente che chiede l'elemosina. Se non hanno soldi per partecipare alle gare, facciano altro nella vita. È come se mi sedessi a un tavolo di poker. Se non ho il denaro, sono un giocatore morto".