Ericsson, l’incidente è già alle spalle: “Sono pronto a guidare di nuovo”
La paura è passata, ma nella mente rimangono le immagini di un incidente tanto pericoloso quanto spettacolare: quando Marcus Ericsson ha perso il controllo della sua Alfa Romeo Sauber alla staccata della prima curva del tracciato di Monza, finendo contro le barriere a 300 km/h e ribaltandosi più volte nella via di fuga, si è temuto il peggio. Fortunatamente prima il team radio dello svedese, che ha rassicurato tutti sulle proprie condizioni, poi l'uscita dalla vettura senza bisogno di aiuti, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo.
Lo svedese già pronto a tornare in pista
Una carambola innescata da un malfunzionamento del DRS; sarebbe stato questo l'evento scatenante che ha portato Ericsson a terminare la sua corsa contro le protezioni poste a bordo pista. Una perdita di carico aerodinamico che ha comportato l'uscita di pista a una velocità elevatissima che solo il livello di sicurezza ormai raggiunto dalla Formula 1 ha evitato si trasformasse in un incidente con conseguenze importanti anche per il pilota e non solo per la vettura. Ericsson, dal canto suo, ha già dimenticato tutto ed è pronto a tornare in pista: "Grazie a tutti per i messaggi che mi avete mandato, è stato sicuramente uno degli incidenti più spettacolari della mia carriera, ma ormai queste vetture hanno raggiunto un grado di sicurezza elevatissimo. Sono pronto a mettermi nuovamente alla guida", ha scritto sul proprio profilo Twitter.
Un incidente che ha riacceso i riflettori sul tema sicurezza: dopo quello di Spa-Francorchamps, con la McLaren a volare sulla testa di Charles Leclerc, salvato dall'Halo, il dispositivo voluto dalla FIA, adesso è toccato a Marcus Ericsson dimostrare come i passi avanti sul fronte della sicurezza, in Formula 1 più che in altri sport, siano stati decisivo per ridurre al minimo le conseguenze degli incidenti in pista. Altri ancora ne serviranno, ma in altri tempi un crash come quello di Ericsson avrebbe avuto danni ben peggiori.