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F1, 6 milioni di dollari per la Ferrari con cui Lauda vinse il titolo del 1975

Battuta all’asta, durante il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, la 312 T, la monoposto con cui l’austriaco conquistò la sua prima corona iridata con la Rossa di Maranello. Al volante della vettura, contrassegnata dal numero di telaio 022, disputò cinque dei 14 appuntamenti in calendario, conquistando anche la vittoria nel Gran Premio di Francia.
A cura di Valeria Aiello
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Niki Lauda con la Ferrari 312 T - LaPresse
Niki Lauda con la Ferrari 312 T – LaPresse

Sei milioni di dollari per aggiudicarsi un vero e proprio pezzo di storia: è quanto sborsato da un facoltoso collezionista per aggiungere al suo garage la mitica Ferrari 312 T, la vettura guidata da Niki Lauda nel 1975 con cui il pilota austriaco dominò la stagione, conquistando il suo primo titolo in Formula 1 con la Rossa. Per l’esattezza, si tratta della monoposto identifica dal telaio 022 con cui l’ex campione scomparso lo scorso maggio disputò cinque dei 14 Gran Premi del calendario di quella stagione, ottenendo la pole in tutte le gare e chiudendo sul podio in tre occasioni, compresa la vittoria del Gran Premio di Francia che si disputò sul circuito di Le Castellet.

La Ferrari con cui Lauda vinse il titolo del 1975

La 312 T era equipaggiata con un motore V12 da 495 cv e, come suggerito dalla denominazione, introdusse il cambio trasversale. La nuova trasmissione permise all’ingegnere Mauro Forghieri, che la progettò per sostituire la 312 B3 del 1974, di rendere la vettura più corta, migliorandone la guidabilità. “Si guidava come una bicicletta” ricordò anche Lauda in più di un’occasione.

La vettura, battuta all’asta a Monterey venerdì scorso, durante il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, era di proprietà di un appassionato francese che, oltre a questo esemplare, disporrebbe anche del telaio successivo con sigla 023 che ha però voluto conservare per sé. Quanto al telaio 022, la storia narra che il debutto della vettura avvenne al di fuori della Formula 1, in occasione della tappa di Silverstone dell’International Trophy britannico, durante la quale Lauda si confrontò con James Hunt, il pilota che nel Mondiale sarebbe diventato il suo più grande rivale. Hunt conquistò la pole position ma ad assicurarsi la vittoria finale fu Lauda, complice un guasto al motore della Hesketh del pilota britannico. L’esemplare battuto all’asta in California venne guidato anche dall’altro ferrarista, Clay Regazzoni, nel GP del Belgio del 1975 che chiuse con un quinto posto, e poi nel GP di Sud Africa del 1976, nel quale fu costretto al ritiro per un problema al V12 di Maranello.

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