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F1, a Barcellona le supersoft funzionano solo sulle Mercedes

Le supersoft, contrariamente alle libere, fanno volare le Mercedes. Hamilton firma il record della pista ma Vettel, con le soft, non gli è così distante. La prima curva definirà anche le strategie in gara. Occhio alle Red Bull. Promosso Alonso, prima volta in Q3, bene Leclerc che si esalta sui curvoni veloci.
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Le Supersoft in qualifica funzionano solo sulle Mercedes. Hamilton stampa il record della pista, ma Vettel con le soft gira solo due decimi più lento. Un'indicazione utile in vista della gara che vedrà i primi sette partire con le gialle. Difficile che si vedano due soste, salvo colpi di scena particolari. Molto dipenderà dalla prima curva, lontana quasi 700 metri rispetto alla partenza. Un'infinità rispetto agli standard del Mondiale. Su una pista con poche occasioni per sorpassare, l'ordine con cui i piloti passeranno alla seconda curva determinerà anche scelte e strategie.

La Ferrari sceglie il male minore

Il weekend Ferrari, iniziato con il cedimento dell'unità termica sulla SF71H di Raikkonen, primo problema di tale entità che si verifica da inizio anno, prosegue con una qualifica, si chiude con una seconda fila che appariva già dalle libere il miglior risultato possibile. I distacchi, due decimi dalla pole per Vettel, mezzo secondo per Iceman, certificano comunque la Ferrari come una monoposto completa.

Il tedesco, che qui non è mai partito in pole, può rifarsi ai dati emersi nella simulazione di gara di venerdì. Le novità introdotte dalla Ferrari, che però da Montecarlo dovrà rinunciare al flap che regge lo specchietto in quanto considerata un'appendice comn funzione aerodinamica sembrano funzionare. Peccato solo per il piccolo errore nel primo run della Q3, con le supersoft, che l'ha convinto a passare alle gialle per guadagnare in sicurezza e stabilità. E' riuscito così a migliorarsi di mezzo secondo nel momento risolutivo della qualifica.

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"Tutto quello che abbiamo messo sulla macchina è sembrato funzionare e questa è la cosa più importante. Il cambiamento più importante lo abbiamo visto nelle gomme, che sono sembrate piuttosto diverse. Non so e non credo che siano migliori rispetto a prima, ma sono così per tutti" diceva ieri.

Mercedes, cambio di programma

Le rosse partiranno con le soft, puntando ad allungare il primo stint rispetto alle Mercedes. Le Frecce d'argento hanno completato il giro da qualifica in Q2 con le gomme gialle. Ma hanno stupito in Q3 con le supersoft, contando evidentemente su una mappatura più estrema visto che ieri nella long run Bottas non riusciva a tenere in temperatura le gomme più morbide e a mostrare miglioramenti di rilievo in termini di prestazione sul giro. Anzi, nell'ultima sessione di libere Bottas con le medie nuove viaggiava anche un secondo più veloce rispetto ai tempi con le supersoft usate.

Di fatto, le supersoft hanno funzionato in qualifica solo sulle Mercedes. Le altre scuderie, con il battistrada più sottile, hanno faticato a trovare il giusto ritmo. Non a caso, la Ferrari ha girato con le soft su tempi praticamente comparabili e questo rende ancora più interessanti le strategie di gara.

Il circuito, per quanto familiare, ha creato qualche problema nel weekend. Il nuovo asfalto, per quanto già provato durante i test invernali, e le raffiche di vento che hanno colpito le monoposto nelle fasi di frenata, soprattutto in alcuni punti della pista, hanno causato oltre una ventina di uscite di pista in un paio di giorni.

Attenti alle Red Bull

La Red Bull ha cercato di mescolare le carte anche in ottica gara. Ha mandato in pista Max Verstappen con le rosse e Daniel Ricciardo con le gialle nell'ultimo tratto della qualifica. La differenza, in termini di prestazione sul giro secco, non si è vista: Verstappen è infatti davanti al compagno di squadra per appena due millesimi. Ma in gara, con l'equilibrio garantito dalle soft e il comportamento della vettura nel tratto più guidato, possono diventare un fattore per la gara.

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Alonso, prima volta in top 10

La prima qualifica in Q3 di Fernando Alonso testimonia l'evidente crescita della McLaren anche se Vandoorne è rimasto fuori dalla Q3 per 223 millesimi anche per un errore di valutazione sul potenziale delle gomme soft. L'asturiano, infatti, non ha avuto problemi a superare il taglio con le mescole più morbide. Lo spagnolo si è piazzato dietro l'altro iberico, Carlos Sainz, nono con la Renault. Mentre Hulkenberg, dopo un problema meccanico all'inizio della qualifica, non è riuscito a stampare un tempo decente.

Il nuovo muso, il più innovativo dei concetti aerodinamici sviluppati a Woking dal ritorno in Formula 1, si presenta più basso e più stretto, con due paratie per rispettare le misure previste dal regolamento. Il foro stile Red Bull e i turning vanes, che aiutano a ridurre il drag e a far lavorare meglio i turning vanes sottostanti, fanno lavorare meglio la monoposto sui curvoni veloci.

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Bene Leclerc, la crescita continua

Proprio su quelle curve Leclerc ha confermato di possedere un grande potenziale per il futuro. E' il contesto su cui si esprime meglio, soffre ancora nei tracciati e nei tratti in cui serve più trazione anche per la power unit della Sauber. Ma la seconda qualificazione in Q2 e la maturità con cui sta affrontando la prima stagione in Formula 1 fanno ben sperare. Lo sapeva che avrebbe dovuto convincere da subito e stare sistematicamente davanti a Ericsson per giocarsi chances di un futuro in rosso. Se c'è da fidarsi delle prime impressioni, di lui sentiremo ancora parlare.

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