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F1, Arrivabene: “Ferrari frutto del lavoro di squadra, a Melbourne capiremo dove siamo”

Il team principal, nonostante l’emozione, mantiene il profilo basso: “Ho provato una grande emozione, adesso con i piedi per terra andremo a Barcellona per le due settimane di test”. Vettel: “Penso al tanto lavoro che c’è dietro la macchina, è bello essere qui” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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La nuova Ferrari è stata svelata, il compito di riportare il titolo a Maranello sarà affidato alla SF70H: una vettura figlia dei nuovi regolamenti voluti dalla FIA che presenta alcune novità interessanti come, ad esempio, la pinna sul cofano motore o il muso dotato di protuberanza. A svelare le forme della nuova monoposto in versione 2017 è stata la squadra: da una parte i due piloti titolari e Antonio Giovinazzi, dall'altra il team principal Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto, poi subito in pista con il finlandese che è stato capace di girare sulla pista di Fiorano scendendo sotto il minuto.

Maurizio Arrivabene - Getty Images
Maurizio Arrivabene – Getty Images

Un inizio che fa ben sperare in vista della prossima stagione in cui la Rossa è chiamata a far dimenticare un anno avaro di soddisfazioni, chiuso con zero vittorie all'attivo dopo aver subito il sorpasso della Red Bull, capace di scalzare gli uomini di Maranello dal secondo posto nella classifica costruttori. Nonostante l'emozione del debutto, però, Maurizio Arrivabene ci tiene a tenere un basso profilo, fedele al motto – testa bassa e lavorare – che da sempre lo contraddistingue.

Ho provato la stessa emozione che si prova ogni volta che si scopre una nuova Ferrari – ha dichiarato in una intervista concessa a Sky Sport 24 – , sia che si tratti di una vettura stradale che di una monoposto di Formula 1. Oggi guardando la macchina ho pensato a tutte le persone che hanno lavorato con dedizione su ogni dettaglio. Questa vettura è frutto del un grande lavoro del team; adesso con i piedi per terra andremo a Barcellona per le due settimane di test e solo a Melbourne capiremo come siamo messi veramente.

Binotto: "La sfida non è essere bravi, ma i migliori"

Un lavoro, quello della Ferrari, che parte già da agosto: la ristrutturazione del reparto corse voluta dal presidente Marchionne, infatti, ha visto come figura centrale quella di Mattia Binotto che ha sostituito James Allison. Proprio il direttore tecnico della casa di Maranello, considerato il papà della nuova SF70H, ha voluto dire la sua sulla nuova stagione: "La sfida in Formula 1 non è essere bravi, ma i migliori dunque è tutto relativo: l'obiettivo è arrivare prima degli altri nello sviluppo" ha dichiarato. Una stagione che vedrà molte novità, dal nuovo regolamento all'introduzione degli pneumatici maggiorati forniti dalla Pirelli. "Il nuovo regolamento è stato il punto fondamentale sul quale abbiamo fondato il nostro lavoro, cercando di portare più innovazioni ed essere più competitivi nel minor tempo possibile.Chi ci sarà riuscito in questo periodo di sviluppo sarà primo in Australia. Direi che questa è la vera sfida attuale della Formula 1 odierna" ha concluso Binotto.

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