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F1, è Nico Hulkenberg il nuovo Schumacher?

“Hulkenberg mi ricorda Michael” diceva nel 2006 Willi Weber, manager di Schumi. Hulkenberg è un pilota atipico, non ha flirt da copertina e rifugge la vita mondana. A Sepang è stato in testa per qualche chilometro e ha celebrato il quinto posto con un hamburger e una birra.
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Nico Hulkenberg non è il tipico pilota di Formula 1. Non ha flirt con modelle o cantanti, al contrario di Lewis Hamilton che ha riconquistato Nicole Scherzinger. Non ha finanziatori miliardari, come Pastor Maldonado o Esteban Gutierrez. Col suo metro e 84 è uno dei piloti più grossi del Mondiale, e con i nuovi limiti di peso e l'aerodinamica limata al dettaglio, avrebbe potuto essere un inconveniente per la Force India. Invece Hulkenberg dopo due gare ha più punti di Vettel: in Malesia ha dato 36 secondi alla McLaren di Button e mentre Rosberg confessa di star seguendo una dieta “da monaco”, lui a fine gara si è concesso pure una puntatina da McDonald's. “E' stata l’eccezione più che la regola, ma era un’emergenza, ero davvero affamato e avevo bisogno di mangiare qualcosa”, ha dichiarato a Sky Germania. “Là ci sono McDonald’s praticamente a ogni angolo”.

PREDESTINATO – 26enne di Emmerich, ha vinto il Mondiale tedesco di kart junior a 15 anni e nel 2003 quello senior. È poi passato nel 2005 alla Formula BMW tedesca e ha vinto il titolo al primo tentativo. Nel 2006, dopo una stagione non troppo brillante nel campionato nazionale di Formula 3, partecipa all'A1 Gran Prix. Hulkenberg vince nove gare e praticamente porta da solo la Germania alla vittoria finale. “Ha un talento incredibile” dice di lui Willi Weber, il manager di Schumacher. “Molte cose in Nico mi ricordano Michael”. E da chi riceve quel trofeo, Hulkenberg? Proprio da Schumi. La premiazione diventa quasi un'investitura. È proprio Weber che organizza il primo test di Hulkenberg su una Formula 1, nel 2007 con la Williams a Jerez: gira molto più veloce di Nakajima e solo 4 decimi più lento di Rosberg. La Williams gli offre subito un posto da collaudatore, e nel 2010 lo promuove titolare al fianco di Barrichello. L'inizio però è tutto sommato deludente: un solo punto nelle prime nove gare, in Malesia, dove era partito quinto. Nella seconda parte però la monoposto migliora, il tedesco chiude sesto in Ungheria, il miglior piazzamento stagionale, va a punti a Monza, Singapore e Corea e agguanta la pole position in Brasile, la prima per la Williams dal GP d'Europa dal 2005. Tuttavia, nonostante le lodi di Frank Williams, non viene confermato per il 2011. La scuderia ingaggia al suo posto Pastor Maldonado, che alle spalle uno sponsor potentissimo, l'azienda petrolifera statale venezuelana PDVSA. Hulkenberg passa alla Force India come terzo pilota e nel 2012 ottiene il volante al fianco di Paul Di Resta, che ottiene il triplo dei punti del tedesco (21 a 7) nei primi sette GP. Hulkenberg però si riscatta con il quinto posto al GP d'Europa e il quarto a Spa, su uno dei circuiti più complessi e completi della Formula 1, in quello che rimane il suo miglior piazzamento in carriera. Nelle ultime gare vive anche l'emozione del primo giro più veloce, a Singapore, e del trovarsi per qualche giro in testa in Brasile, anche perché è uno dei pochi a non montare le gomme da bagnato dopo uno scroscio di pioggia. L'anno scorso, alla Sauber, chiude il Mondiale all'undicesimo posto, con 63 punti. Brilla soprattutto a Monza (terzo in qualifica, quinto all'arrivo), e in Corea, quarto dopo aver tenuto dietro la Ferrari di Fernando Alonso e la Mercedes di Lewis Hamilton. Una scena che si è ripetuta quest'anno con Hulkenberg, di nuovo alla Force India, che ha chiuso Alonso per metà gara in Australia e per qualche chilometro si è ritrovato in testa a Sepang grazie alla sua strategia a due soste, dopo il primo passaggio ai box degli avversari che avevano programmato un pit stop in più.

FERRARI – Alla fine della scorsa stagione, Hulkenberg sembrava destinato a passare alla Ferrari. Negli ultimi mesi del 2013 la trattativa c'è stata per davvero, il tedesco firma anche un pre-contratto con la scuderia di Maranello. Ma dopo due mesi, la Ferrari annuncia di aver ingaggiato Kimi Raikkonen come sostituto di Felipe Massa. Il manager del tedesco, Werner Heinz, si è lamentato senza mezzi termini: “Dopo due mesi di trattative, mi aspettavo almeno una telefonata!”, ha tuonato a Auto Motor und Sport. “I contratti sono andati avanti e indietro, alla fine c’era solo una firma che mancava”, quella di Montezemolo. “Domenicali ci ha mandato un sms alle 22.50 di martedì sera comunicandoci dell’interruzione della trattativa”. Così Hulkenberg torna alla Force India, che ha fatto un notevole salto di qualità grazie alla power unit e al motore Mercedes. E continua a vivere la Formula 1 con il suo passo, senza troppi sacrifici e senza particolari pressioni. Anzi, prima di lasciare Kuala Lumpur si concede anche una birra gelata. E no, non è proprio il tipico pilota della Formula 1 moderna.

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