F1, Ecclestone: “Liberty Media sta sbagliando tutto”
E' passato più di un anno da quando Liberty Media ha fatto il proprio ingresso nel mondo della Formula 1 e, adesso, i nuovi proprietari americani, dopo aver osservato in silenzio, stanno cominciando a rivoluzionare il circus con proposte e decisioni che però non sembrano trovare il consenso degli addetti ai lavori. Dall'abolizione delle ombrelline passando per le nuove regole sui motori 2021, il percorso intrapreso da Chase Carey e dai suoi uomini somiglia a un campo minato in cui diventa sempre più complicato muoversi.
La bocciatura di Mister E
Dopo la contesa con i grandi costruttori sul futuro della Formula 1 e la minaccia concreta della Ferrari di ritirarsi creando un campionato parallelo, ecco lo stop alle grid girls a sollevare nuovamente le polemiche: da Bernie Ecclestone a Niki Lauda fino ai ferraristi Vettel e Arrivabene, la maggior parte degli attori ha criticato la decisione. C'è però chi, come l'ex numero uno del circus, è andato oltre bocciando in toto l'operato della nuova proprietà: "Fino ad ora non ho visto una cosa che abbia senso, stanno facendo quasi tutto in modo sbagliato" non ha esitato a dire in una intervista concessa a Sonntagsblick.
Una presa di posizione forte quella di Mister E che proprio a Liberty Media aveva venduto le sue quote vedendosi poi messo da parte dagli americani che gli avevano affidato il ruolo di presidente onorario. Un colpo basso per Ecclestone che sta vedendo il proprio lavoro completamente cancellato dai nuovi proprietari. Un'idea, questa, che comincia a circolare con insistenza nel paddock; le operazioni di Chase Carey e dei suoi uomini, infatti, sembrano mirare proprio a fare piazza pulita di tutto ciò che, nel corso delle stagioni, Ecclestone aveva creato tanto che anche il diretto interessato non fa nulla per smentire quella che, giorno dopo giorno, sta diventando più che una semplice impressione. "Sembra proprio che sia così" è stato il suo commento. L'avventura di Liberty Media in Formula 1 è appena iniziata, ma si capisce sin da subito che la strada, per gli americani, sarà decisamente in salita.
