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F1, ecco perché la Ferrari non riesce più a vincere

Il Gp di Spagna potrebbe essere già decisivo per il Mondiale, la Rossa è costretta a sfoderare la miglior prestazione della stagione se vuole lottare il titolo.
A cura di Matteo Vana
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Quello in Spagna potrebbe già essere il Gran Premio decisivo per la Ferrari. Le Mercedes sembrano volare, Rosberg è primo a punteggio pieno (100 punti fatti su altrettanti disponibili): l'obiettivo di inizio anno, ossia quello di competere con le frecce d'argento per la conquista del titolo, rischia di rimanere un sogno. "Mi aspetto miglioramenti a partire dal prossimo Gran premio in Spagna" ha tuonato il team principal della Rossa, Maurizio Arrivabene. Il rischio che sia già tardi è concreto: l'anno scorso di questi tempi Vettel aveva all’attivo una vittoria e tre podi, quest’anno è già al secondo ritiro. Anche un secondo posto, in queste condizioni, significa allontanarsi dalla vetta. Ecco cosa non ha funzionato nei primi Gp della stagione.

La fortuna aiuta gli audaci. Nelle prestazioni della Ferrari c'è sicuramente una componente di sfortuna non indifferente, ma la fortuna va anche cercata. Gli incidenti che hanno visto protagonisti i piloti del Cavallino hanno influito certo, ma dipendono dal fatto di partire sempre nel gruppo. Alla Mercedes non succede perchè Rosberg e Hamilton sembrano essere ormai abbonati alla prima fila. Partire davanti a tutti diminuisce notevolmente il rischio di essere toccati, è evidente; assicurarsi la pole position, togliendola ai rivali, aumenterebbe notevolmente le chance di non incorrere in inconvenienti come quello capitato a Vettel nel Gp di Russia.

Le occasioni mancate. Le gare, soprattutto in un Mondiale come questo in cui il minimo errore viene punito, si vincono sui dettagli. I piloti della Ferrari qualche errore lo hanno commesso: Vettel non sembra lo stesso dell'anno scorso quando con le proprie abilità riusciva a sopperire ai limiti evidenti di una macchina che non poteva competere alla pari con la Mercedes. Il tedesco è stato bersagliato dalla sfortuna, ma anche lui ci ha messo del suo. Per quanto riguarda Raikkonen, invece, ha sbagliato nei momenti più importanti. Basta tornare con la mente all'ultima gara: in qualifica ha mancato la pole position per un errore all'ultima curva, in gara non è riuscito ad approfittare dell'ingresso in pista della safety car vanificando il proprio tentativo di rimonta.

Mercedes (quasi) perfetta. Non bisogna certo dimenticare l'avversario: la Mercedes, per quanto visto fino ad ora, è una macchina al limite della perfezione. L'ammissione è arrivata per bocca dello stesso Maurizio Arrivabene: "Se hai davanti a te una squadra che vince quattro gare su quattro non puoi che prendere atto che sono fortissimi". Anche i tedeschi hanno i loro problemi, vedi Hamilton costretto a partire dal 10° posto, ma grazie alla strategia del box e alla costanza dei propri piloti sono sempre riusciti a confezionare prestazioni straordinarie. Battere un rivale del genere potrebbe rivelarsi un'impresa quasi impossibile.

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