video suggerito
video suggerito

F1, GP Azerbaijan: Vettel, la forza della sicurezza. Raikkonen, il cambio non paga

Terza pole di fila per Vettel. Raikkonen butta via l’ultimo giro. Parte sesto e con le ultrasoft, perché ha spiattellato il treno buono di supersoft in Q2. Hamilton e Bottas soffrono nel secondo settore, dove fanno meglio le Red Bull. Primo ingresso in Q2 per Leclerc.
13 CONDIVISIONI

Il pilota più solido, la vettura migliore, la terza pole di fila. Sebastian Vettel mette un altro tassello nella corsa al titolo sul circuito stradale più veloce del Mondiale. Raikkonen ha iniziato il weekend di Baku con la sostituzione del cambio. E ha continuato a cambiare. Ha cambiato strategia, partirà con le ultrasoft perché ha spiattellato le "rosse" in Q2. Partirà sesto perché nell'ultimo tentativo, dopo un parziale record nel secondo settore, piazza una curva da rally e addio spinta sul rettilineo. Ma la Ferrari rimane la macchina più bilanciata, più delle Mercedes, secondo Hamilton e terzo Bottas, più delle Red Bull, quarto Ricciardo e quinto Verstappen. Le Frecce d'Argento soffrono con mescole morbide e nel secondo settore, dove le Red Bull si distinguono per agilità. Il "boost", la mappatura estrema in qualifica, fa decisamente bene infine alle Force India.

Raikkonen partirà con le ultrasoft

Ferrari e Mercedes han portato dieci e nove treni di ultrasoft, ma fan tutti il tempo in Q2 con la gomma “rossa”, la supersoft che rispetto alle mescole più morbide durano più giri prima di mostrare un degrado evidente nelle prestazioni. A parte Raikkonen, che  ha bloccato l’anteriore sinistra nella staccata di curva-15, finendo poi nelle vie di fuga.

Il flat-spot sull'unico treno di supersoft a disposizione del finlandese rende inevitabile una strategia con almeno due soste, ultrasoft e soft, a meno che per ragioni di sicurezza, in caso di eccessive vibrazioni, la FIA non conceda alla Ferrari la sostituzione del set rovinato di “rosse”.

Immagine

"Le temperature più fresche rispetto al 2017 influiscono ovviamente sul comportamento dei pneumatici, insieme ad un tracciato in continua evoluzione” ha detto Mario Isola. “Sul rettilineo le gomme si raffreddano, e questo spiega il divario tra ultrasoft e supersoft di circa 8 decimi al giro”.

Ferrari ancora davanti, Raikkonen record

Vettel ha richiesto una serie di modifiche dopo le libere. Secondo le informazioni raccolte dagli inviati di Autosport, ha voluto interventi per aumentare la trazione e la velocità in rettilineo anche a costo di sacrificare un po' il carico aerodinamico. Le impressioni dell'ultima sessione di libere e delle qualifiche danno ragione al tedesco che ha passato il venerdì a cercare di capire le gomme e chiedersi se servano ancora i test invernali.

Raikkonen, che ieri ha sostituito interamente il cambio per montare una trasmissione con diversi cinematismi delle sospensioni, si è giocato la pole sulla scodata, sul controsterzo da rally alla fine del secondo settore che gli toglie di fatto un secondo sull'infinito rettilineo finale. Ma può mantenere parecchie ragioni di ottimismo per il grip su una pista che si va gommando e i tempi di ieri nella simulazione di gara. "Forse avremmo dovuto effettuare queste modifiche prima così da avere a disposizione del tempo per poter scendere in pista ed essere maggiormente pronti per il secondo turno, ma alla fine la decisione di fare questo cambio si è rivelata corretta e tutto è andato bene".

Vettel è avanti a tutti nel primo e nel terzo settore, e perde solo un decimo nel tratto guidato, dove invece Hamilton non riesce a fare la differenza. E' il segno di una SF71H estremamente bilanciata, che su un circuito completo si esprime bene in tutti i tratti.

Immagine

Red Bull con l'ala scarica, Ricciardo rischia in Q2

C'è molto vento, e non piace troppo a Ricciardo. Gli piace, invece, la sfida nel tratto centrale, nella città vecchia. Ha fiducia nel suo stile, sente la macchina come sua, e quando hai i muri praticamente in faccia e non puoi commettere errori, quando la tentazione è di frenare ma il cuore ti dice di andare, fa tutta la differenza del mondo. La Red Bull si presenta con un'ala posteriore minimal, in configurazione quasi da Monza. Ma è nella zona stretta, con il telaio fra i migliori di tutto il Mondiale, che la Red Bull può costruire un prezioso vantaggio competitivo.

Ricciardo ieri viaggiava oltre sei decimi più forte di Vettel con le supersoft. L'australiano si mantiene con la gomma rossa in Q2, ma si prende un rischio eccessivo e probabilmente non del tutto calcolato, considerato che chiude decimo con solo un decimo su Stroll, il primo degli esclusi.

La Mercedes soffre con le mescole morbide

Mercedes per tutta la stagione ha faticato a mandare in temperatura le ultrasoft, soprattutto con temperature dell'aria e dell'asfalto come a Baku. Nelle libere, in un venerdì in cui nessuno ha scoperto le carte, Bottas ha pagato quasi 8 decimi rispetto a Ricciardo a parità di gomme. Tenere nella giusta finestra entrambe le gomme posteriori è risultato molto meno elementare del previsto. Controllarne la temperatura di utilizzo non è una scienza esatta. Pirelli, ha spiegato Mario Isola a Autosport, considera una media fra la temperatura sulla superficie e della carcassa, non essendoci sensori all'interno della ruota. Ma il livello di carico, che può spingere di più sulla ruota e farla scivolare di meno e dunque riscaldarla di meno, influenza la temperatura come la geometria delle sospensioni, il bilanciamento dei pesi fra asse anteriore e asse posteriore.

La W09, ha ammesso il finlandese, non è ancora una vettura bilanciata, non è facile da guidare. E l'ala posteriore con il profilo a cucchiaio e una faccia inferiore simile a una versione provata nei test di Abu Dhabi due anni fa, ma ancora mai in gara, non migliora fino in fondo il risultato.  Con l'ala mobile sul lungo rettilineo Bottas raggiunge i 333 kmh, Hamilton grazie alla scia della Force India nel rettilineo firma il tempo migliore della Q2. Il finlandese, a parte lo schianto in qualifica in Australia, ha messo in difficoltà Hamilton ma, quando le cose vanno bene, si è mantenuto in secondo piano, nel ruolo di scudiero.

Si rivede la Force India

Il “boost”, la mappatura che consente un plus di potenza, l'hanno contenuto di più rispetto al passato, con l'affidabilità che comincia a diventare un problema in più. Ma, come ha detto Roberto Chinchero a Motorsport, la mappatura sarà ancora più aggressiva in qualifica, 10 cavalli in più, e in gara, per 30 chilometri, anche sulle Force India, come ha detto il direttore operativo del team clienti, Otmar Szafnauer. Non a caso Ocon e Perez tornano in Q3 e continuano a volare come per tutto il weekend.

Gli altri

L'inesperienza stava per costare carissima in Toro Rosso. Pierre Gasly sfodera il riflesso dell'anno prima della curva 15 quando arriva arriva a tutta velocità e vede solo all'ultimo Brendon Hartley che procede lentamente a causa dell’anteriore destra forata, ma troppo al centro della carreggiata.

La prima qualifica in Q2 di Leclerc certifica i miglioramenti del francese della Ferrari Drivers Academy, il passaggio in Q3 di Hulkenberg, che comunque partirà 14mo perché penalizzato, lo certifica come il pilota con la serie più lunga di GP senza eliminazioni in Q1. Il tedesco, che insegue ancora il primo podio in Formula 1, si dimostra pilota solido, capace di tararsi sui livelli del compagno di squadra. Da quando in Renault è arrivato Sainz, anche i suoi miglioramenti sono evidenti. Anche questo è il bello della Formula 1 2018.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views